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06 - <strong>tempted</strong><br />
Stark quasi non la riconobbe, Zoey gridò: « No! » e scagliò contro Kalona<br />
una sfera di puro spirito.<br />
Kalona lasciò cadere il corpo di Heath e si girò a guardare Zoey con<br />
espressione sconvolta. La forza dell'elemento lo colpì, lanciandolo in aria<br />
e gettandolo oltre il muro, nel mare, dove, con un grido disperato, Kalona<br />
spiegò le immense ali che lo sollevarono dall'acqua portandolo via, nel<br />
cielo di quella notte gelida.<br />
Ma a Stark non importava un cazzo di Kalona, e nemmeno di Heath. Il suo<br />
unico pensiero era Zoey. La rag-giuse di corsa e la trovò accasciata a<br />
terra, poco distante dal corpo del suo consorte. Era faccia in giù, ma<br />
Stark lo sapeva ancora prima di voltarla: gli occhi di Zoey erano sbarrati<br />
e fissi, del tutto vuoti.<br />
E, a parte il contorno color zaffiro di un normale Marchio da novizio,<br />
tutti i suoi tatuaggi erano scomparsi.<br />
Dario li raggiunse per primo e si chinò accanto a Zoey per sentirle il<br />
polso. « È viva! » Poi la guardò meglio e rimase senza fiato. « Oh, Dea! I<br />
suoi tatuaggi. » Le sfiorò delicatamente il viso. « Non capisco... » Scosse<br />
la testa, confuso, e si girò a guardare Heath. « Il ragazzo è... »<br />
« Morto. » Stark era stupito di quanto sembrasse normale la sua voce,<br />
quando tutto dentro di lui stava urlando.<br />
Afrodite e Damien arrivarono di corsa.<br />
« Oh, Dea! I tatuaggi! » Afrodite s'inginocchiò vicino alla testa di Zoey.<br />
« Zoey! » gridò Damien.<br />
Arrivarono anche Jack e le gemelle. Stavano piangendo. Ma tutto quello che<br />
Stark poteva fare era stringere più forte Zoey tra le braccia e tenerla<br />
stretta. Doveva proteggerla. Avrebbe dovuto proteggerla.<br />
Fu la voce di Afrodite che infine riuscì a superare il muro del suo dolore:<br />
«Stark! Dobbiamo riportare Zoey al San Clemente Palace. Qualcuno lì la<br />
potrà aiutare. È ancora viva! »<br />
« Per il momento il suo corpo respira, ma questo è tutto. »<br />
« Cosa stai dicendo? Lei è ancora viva », ripetè cocciuta Afrodite.<br />
« Zoey ha visto Kalona che stava per uccidere Heath. Ha evocato lo spirito<br />
per cercare di fermarlo, ma è arrivata troppo tardi per poterlo salvare. »<br />
Proprio come io sono arrivato troppo tardi per salvare lei, urlava la mente<br />
di Stark. Eppure, sentì che la sua voce - che sembrava quella di uno<br />
sconosciuto - continuava a spiegare: «Quando ha scagliato lo spirito contro<br />
Kalona, Zoey sapeva che era troppo tardi, e la sua anima è andata in pezzi.<br />
Lo so perché sono legato alla sua anima, e l'ho sentita andare in pezzi.<br />
Zoey non è più qui. Questo è solo il suo guscio vuoto ».<br />
E a quel punto, James Stark, il Guerriero di Zoey Red-bird, chinò la testa<br />
e cominciò a piangere.<br />
ZOEY<br />
Sospirai. Un lungo sospiro soddisfatto. Che pace... Sul serio, non riuscivo<br />
a ricordare di essermi mai sentita così rilassata. Dea, che giornata<br />
magnifica. Il sole era incredibile, tutto d'oro e luminoso, e il cielo era<br />
di un azzurro da glassa di torta di compleanno che avrebbe dovuto farmi<br />
male agli occhi. Invece no.<br />
E questo era piuttosto strano. La luce del sole, quella forte, avrebbe<br />
dovuto farmi male agli occhi.<br />
Mmm.<br />
Oh, be'.<br />
Il prato era stupendo. Mi ricordava qualcosa. Cercai di capire cosa, ma<br />
decisi che non mi andava di rifletterci così tanto. Quella giornata era<br />
troppo bella per pensare. Volevo soltanto respirare la dolce aria estiva e<br />
buttare fuori tutto lo stupido stress che si era arrotolato dentro di me<br />
come una molla.<br />
L'erba mi accarezzava le gambe, delicata come una piuma.<br />
Piuma-<br />
Cosa c'entravano le piume?<br />
« Ah, no, vietato pensare. » Sorrisi quando le mie parole diventarono<br />
visibili, creando nell'aria luccicanti disegni viola.<br />
Davanti a me c'era una fila di alberi pieni di fiori bianchi che mi<br />
facevano venire in mente dei fiocchi di neve. Il<br />
vento soffiava piano tra i rami, creando una musica che mi fece ballare,<br />
inspirando a fondo il dolce profumo dei boccioli.<br />
Per un secondo mi domandai dove fossi, ma non sembrava poi così importante.<br />
O almeno, non importante quanto la pace e la musica e la danza.<br />
Poi mi chiesi come fossi arrivata lì, e questo mi fermò. Okay, in realtà<br />
non mi fermò del tutto, però mi fece rallentare.<br />
E allora lo udii. Era un suono, uno zing, plop! che mi sembrava familiare<br />
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