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06 - <strong>tempted</strong><br />
serena bellezza della statua di Maria, l'espressione della Dea era dura e<br />
impassibile; Sembrava che, tra le due, fosse lei la statua.<br />
« Ti prego, mia Dea, non farlo. » La voce di Kalona saliva fino a noi.<br />
Sembrava stesse implorando.<br />
« Kalona, io non faccio niente. Tu puoi scegliere. Io concedo<br />
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il libero arbitrio perfino ai miei Guerrieri, anche se non impongo loro di<br />
usarlo in modo saggio. » Ero sconvolta dalla freddezza di Nyx. Per un<br />
attimo mi ricordava addirittura la vecchia Afrodite.<br />
«Non riesco a evitarlo. Sono stato creato per provare questi sentimenti.<br />
Non è libero arbitrio. È predestinazione. »<br />
« E tuttavia, in quanto tua Dea, ti dico che è esattamente il contrario. È<br />
stata la tua volontà a renderti quello che sei. »<br />
« Non riesco a non provare ciò che sento! Non riesco a non essere ciò che<br />
sono! »<br />
« Mio Guerriero, sei in errore; perciò devi pagarne le conseguenze. » Nyx<br />
muoveva le dita verso Kalona, sollevandolo in aria e scaraventandolo<br />
lontano. Kalona cadeva. Lo vedevo.<br />
Lo vedevo gridare e contorcersi per il dolore mentre cadeva e cadeva e<br />
cadeva... Quando finalmente atterrava, distrutto e insanguinato, in un<br />
campo rigoglioso che mi ricordava la Tallgrass Prairie, la grande pianura<br />
americana, le sue ali erano diventate nere.<br />
Con un grido disperato, Kalona sollevava la mano e cancellava l'immagine<br />
dei suoi ricordi. Mentre l'aria intomo a noi tremolava e scintillava per<br />
ricomporre il castello, lui mi lasciava e si sedeva su una panca sotto un<br />
arancio. Non diceva niente. Rimaneva semplicemente lì a fissare l'azzurro<br />
accecante del Mediterraneo.<br />
Lo seguivo, ma non mi sedevo accanto a lui. « Perché ti ha buttato fuori?<br />
Cos'avevi fatto? »<br />
Il suo sguardo incrociava il mio. « L'amavo troppo. » La sua voce era così<br />
priva di emozioni da sembrare quella di uno spettro.<br />
« Com'è possibile amare troppo una Dea? » domandavo, anche se dopo un<br />
istante la risposta mi si presentava<br />
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da sola: c'erano diversi tipi di amore, ne ero fin troppo consapevole.<br />
Ovviamente, l'amore di Kalona per Nyx era del tipo sbagliato.<br />
« Ero geloso. Odiavo perfino Èrebo. » Sbattevo le palpebre, sconvolta.<br />
Èrebo era il consorte di Nyx, il suo eterno amante.<br />
« L'amore per lei mi ha fatto infrangere il mio Giuramento. Ero così<br />
ossessionato da lei da non riuscire più a proteggerla. Ho fallito. »<br />
« Ma è terribile », sbottavo, pensando a Stark. Lui si era legato a me da<br />
appena qualche giorno e sapevo già che, se avesse fallito, sarebbe stato<br />
come strappargli l'anima. Per quanto tempo Kalona era stato Guerriero di<br />
Nyx? Secoli? Quant'era lungo un frammento di eternità?<br />
Incredula, mi accorgevo di essere dispiaciuta per Kalona. Non potevo<br />
dispiacermi per lui! Certo, gli si era spezzato il cuore ed era caduto dal<br />
regno della Dea, ma poi era diventato cattivo. Era diventato il male che<br />
prima combatteva.<br />
Lui annuiva, come se avesse ascoltato i miei pensieri. « Ho fatto cose<br />
terribili. Ho continuato a farle. Cadere mi ha cambiato. Poi, per<br />
tantissimo tempo, dentro di me sono stato come insensibile. Ho cercato e<br />
cercato, secolo dopo secolo, sperando di trovare qualcosa, qualcuno che<br />
risanasse la ferita insanguinata che Nyx mi aveva lasciato nell' anima.<br />
Quando ho trovato lei, non sapevo che non fosse reale, che fosse solo<br />
un'illusione creata per intrappolarmi. Mi sono gettato tra le sue braccia<br />
volontariamente. Lo sapevi che, quando ha cominciato a tornare creta, lei<br />
ha pianto? »<br />
Sobbalzavo. Sapevo di cosa stava parlando. Lo avevo Provato assieme ad<br />
A-ya. « Sì, me lo ricordo », rispondevo/ la voce un rauco mormorio.<br />
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Sgranava gli occhi, sconvolto. « Te lo ricordi? Hai dei ricordi di A-ya? »<br />
Non volevo ammettere l'entità di quei ricordi, ma sapevo di non poter<br />
mentire, perciò plasmavo un pezzettino di verità da offrirgli. « Solo uno.<br />
Ricordo che si dissolveva in creta. E ricordo che A-ya piangeva. »<br />
« Sono felice che tu non ricordi altro, perché il suo spirito è rimasto con<br />
me, intrappolato nel buio, per moltissimo tempo. Non potevo toccarla, ma<br />
percepivo la sua presenza. Credo sia stata l'unica cosa che mi ha<br />
consentito di non impazzire. » Il suo corpo era attraversato da un brivido<br />
e vedevo le sue mani sollevarsi come per spingere fisicamente via quel<br />
pensiero. Restava in silenzio a lungo.<br />
Credevo che avesse finito di parlare, e cercavo di superare lo shock per<br />
riuscire a fargli una domanda, quando lui riprendeva: « Poi A-ya è<br />
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