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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

ma il mio sguardo era attirato soprattutto dallo stupendo giardino e dalla<br />

vista incredibile che si godeva da lassù.<br />

Trattenendo il fiato, raggiungevo il parapetto e abbracciavo con lo sguardo<br />

il luminoso blu del mare. L'acqua era incredibile. Era del colore dei sogni<br />

e delle risate e del cielo d'estate. L'isola era costituita da una serie di<br />

montagne coperte da strani pini che mi facevano venire<br />

Ili<br />

in mente un ombrello. Il castello era in cima alla vetta più alta, ai piedi<br />

della quale si trovavano alcune graziose ville e una bella cittadina.<br />

L'intero paesaggio era inondato dalla luce riflessa dal mare, che conferiva<br />

al luogo un che di magico. Inspirai profondamente, assaporando il profumo<br />

di sale e di agrumi. Era una giornata di sole, senza nuvole, ma nel sogno<br />

tutta quella luce non mi dava per niente fastidio agli occhi, anzi, mi<br />

piaceva! Faceva un po' treschino e c'era parecchio vento, ma non<br />

m'importava. Trovavo piacevole quell'aria frizzante sulla pelle. In quel<br />

momento il mare era di un turchese brillante, ma potevo facilmente<br />

immaginarlo all'imbrunire, quando il sole non avrebbe più dominato nel<br />

cielo e l'azzurro si sarebbe scurito diventando un profondo blu zaffiro.<br />

Sorridevo. Zaffiro... Sarebbe diventato proprio del colore dei miei<br />

tatuaggi. Piegavo la testa all'indietro, abbracciando lo splendore di quel<br />

luogo creato dalla mia immaginazione.<br />

« A quanto pare non posso sfuggirti, perfino quando mi allontano da te »,<br />

esordiva Kalona.<br />

Era dietro di me e la sua voce mi strisciava sulla schiena, sulle spalle,<br />

per avvolgersi intorno al mio corpo. Lentamente, lasciavo ricadere le<br />

braccia lungo i fianchi, senza voltarmi. « Sei tu che t'insinui nei sogni<br />

degli altri, non io. » Ero felice che la mia voce suonasse calma e<br />

ipersotto controllo.<br />

« Quindi continui a non voler ammettere di sentirti attratta da me? »<br />

« Ascolta, io non ti ho cercato. Quando ho chiuso gli occhi, volevo<br />

soltanto dormire », ribattevo in modo quasi stomatico, evitando la sua<br />

domanda e scacciando dalla<br />

112<br />

testa l'ultimo ricordo che avevo della sua voce e delle sue braccia intorno<br />

a me.<br />

« Evidentemente ora sei sola. Se fossi con qualcuno, mi sarebbe risultato<br />

più difficile raggiungerti. »<br />

Soffocavo il confuso desiderio che mi faceva provare quella voce e<br />

archiviavo l'informazione: dormire con qualcuno gli rendeva davvero più<br />

difficile insinuarsi nei miei sogni, proprio come mi aveva detto Stark. «<br />

Questi non sono affari tuoi. »<br />

« Hai ragione. Tutti quei figli di uomo che ti ronzano intorno non contano<br />

niente per me. »<br />

Non mi preoccupavo di fargli notare che il suo ragionamento era un po'<br />

contorto. Ero troppo impegnata a stare calma e a impormi di svegliarmi.<br />

« Mi hai scacciato lontano da te, eppure mi ritrovi nei tuoi sogni. Cosa ti<br />

dice questo di te stessa, A-ya? » « Io non mi chiamo così! Non in questa<br />

vita! » «Hai detto 'non in questa vita'. Ciò significa che hai accettato la<br />

verità. Sai che la tua anima è la reincarnazione della fanciulla creata<br />

dalle Ani Yunwiya per amarmi. Magari è per questo che continui a venire da<br />

me nei tuoi sogni, perché, anche se la tua mente oppone resistenza, la tua<br />

anima, il tuo spirito, la tua stessa essenza anelano a stare con me. »<br />

Aveva usato l'antico nome per indicare il popolo Cherokee. Conoscevo la<br />

leggenda: un bellissimo immortale alato era sceso sulla Terra per vivere<br />

coi cherokee, ma, invece di comportarsi come un dio benevolo, si era<br />

dimostrato crudele, abusando delle donne e schiavizzando gli uomini. Alla<br />

fine le Ghigua, le sagge delle varie tribù, si erano riunite e avevano<br />

escogitato un piano per liberarsi di Kalona. Perciò avevano creato una<br />

fanciulla con la creta, battezzandola A-ya e dandole la vita, oltre che<br />

doni<br />

113<br />

speciali. Kalona non aveva potuto resistere ad A-ya, che lo aveva attirato<br />

in una grotta e lo aveva imprigionato sotto terra, dove era rimasto finché<br />

Neferet non lo aveva liberato.<br />

E adesso che avevo condiviso con A-ya quel ricordo, sapevo anche troppo<br />

bene che quella leggenda era pura verità.<br />

La verità, mi ricordava la mia mente. Usa la forza della verità per opporti<br />

a lui. « Sì, so di essere la reincarnazione di A-ya », ammettevo. Poi mi<br />

voltavo ad affrontare Kalona. « Ma sono la sua reincarnazione di oggi,<br />

quindi libera di fare le mie scelte. E scelgo di non stare con te. »<br />

« Eppure continui a chiamarmi nei tuoi sogni. »<br />

Avrei voluto negare tutto, dire qualcosa d'intelligente e da Somma<br />

Pagina 37

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