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06 - <strong>tempted</strong><br />
quella che solitamente suscitavano i miei insoliti tatuaggi. Sbirciai<br />
dietro la spalla e vidi che Damien, Jack e le gemelle fissavano Kalona a<br />
bocca aperta. Poi incrociai lo sguardo di Heath. Lui non guardava Kalona.<br />
Guardava me, preoccupato da matti. Tentai di sorridergli, ma il risultato<br />
fu una specie di smorfia colpevole.<br />
Poi per fortuna un'esponente del Consiglio iniziò a parlare, così spostai<br />
l'attenzione su di lei.<br />
« Il Consiglio Supremo si è riunito per questa udienza speciale. Io,<br />
Duantia, dichiaro aperta la seduta. Che la saggezza di Nyx guidi le nostre<br />
scelte. »<br />
« Che la saggezza di Nyx guidi le nostre scelte », ripetè in coro il resto<br />
dei presenti.<br />
Tra le istruzioni che ci aveva dato in precedenza Erce, c'erano anche il<br />
nome e la descrizione delle sette rappresentanti del Consiglio, perciò<br />
sapevo che Duantia era l'esponente anziano e che spettava a lei aprire le<br />
sedute e decidere quando chiuderle. La fissai. Era incredibile che avesse<br />
centinaia di anni; escludendo la profonda sicurezza e la grande forza che<br />
emanava, l'unico segno esteriore dell'età era il tocco d'argento nei folti<br />
capelli castani.<br />
«Abbiamo altre domande per Neferet e per l'essere che si fa chiamare Èrebo.<br />
»<br />
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Vidi Neferet stringere leggermente le palpebre, ma fece comunque un<br />
grazioso cenno di assenso verso Duantia.<br />
Kalona si alzò e s'inchinò al Consiglio. « Di nuovo ben trovate. »<br />
Parecchie vampire risposero al saluto con un cenno del capo.<br />
« Abbiamo qualche domanda riguardo alle tue origini », esordì Duantia.<br />
« E naturale che sia così », replicò Kalona.<br />
La sua voce era intensa e profonda. Sembrava umile ed equilibrato e molto,<br />
molto sincero. Avevo l'impressione che tutti pendessero dalle sue labbra,<br />
anche quelli che non credevano in lui.<br />
E poi feci una cosa assolutamente stupida e infantile. Come una bambina,<br />
chiusi gli occhi e pregai Nyx più forte di quanto non avessi mai fatto. Per<br />
favore, fa' che dica soltanto la verità. Se dice la verità, magari per lui<br />
c'è ancora speranza.<br />
« Tu sostieni di essere Èrebo sceso sulla Terra », disse Duantia.<br />
Kalona sorrise « Sono un essere immortale. »<br />
« Sei il consorte di Nyx? »<br />
Di' la verità! urlai mentalmente. Di' la verità!<br />
« Un tempo stavo a fianco di Nyx. Poi sono caduto sulla Terra. Ora sono qui<br />
a... »<br />
«... a fianco della Dea incarnata », lo interruppe Neferet alzandosi.<br />
«Neferet, conosciamo già la tua opinione riguardo a chi sia questo<br />
immortale. » Duantia non aveva alzato la voce, ma le sue parole erano state<br />
taglienti, un avvertimento chiarissimo. « Ora vogliamo ascoltare ciò che ha<br />
da dire l'immortale. »<br />
«Come farebbe qualunque consorte, m'inchino da-<br />
vanti alla mia signora vampira », disse Kalona con un leggero inchino a<br />
Neferet.<br />
Lei gli rivolse un sorriso di trionfo che mi fece digrignare i denti.<br />
« Ti aspetti che crediamo che l'incarnazione di Èrebo su questa Terra non<br />
abbia una volontà propria? »<br />
« Sulla Terra o accanto a Nyx nel regno della Dea, Èrebo è devoto alla sua<br />
signora e i suoi desideri rispecchiano quelli di lei. Posso assicurarvi di<br />
conoscere la veridicità di questa affermazione per esperienza diretta »,<br />
rispose Kalona.<br />
E stava dicendo la verità. In quanto Guerriero di Nyx, era stato testimone<br />
della devozione di Èrebo verso la sua Dea. Ovviamente la maniera in cui si<br />
era espresso poteva far pensare che stesse affermando di essere Èrebo, pur<br />
senza mai mentire.<br />
Ma non è ciò per cui ho pregato? Che dicesse soltanto la verità?<br />
« Perché hai lasciato il regno di Nyx? » chiese un'altra esponente del<br />
Consiglio, una che prima lo aveva salutato.<br />
« Sono caduto. » Kalona spostò lo sguardo dal Consiglio a me, e pronunciò<br />
il resto della risposta come se in quella sala ci fossimo soltanto lui e<br />
io. « Ho scelto di andarmene perché non ero più convinto di servire bene la<br />
mia Dea. All'inizio mi è parso di aver commesso un terribile errore, ma poi<br />
sono uscito dal terreno e ho trovato un nuovo regno e una nuova signora. In<br />
seguito ho cominciato a credere di poter realmente servire di nuovo la mia<br />
Dea, stavolta però tramite la sua rappresentante terrena. »<br />
Le eleganti sopracciglia di Duantia s'inarcarono seguendo lo sguardo di<br />
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