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06 - <strong>tempted</strong><br />
heath<br />
Heath si chiedeva se Zoey sapesse che gli stava spezzando il cuore. Non che<br />
volesse stare lontano da lei, anzi, avrebbe voluto non doverla più dividere<br />
con nessuno. Il problema era che voleva pure ciò che era meglio per lei,<br />
come sempre. Fin dalle elementari. Ricordava il giorno in cui si era<br />
innamorato di Zoey. Sua mamma aveva sclerato e l'aveva portata da un'amica<br />
che lavorava in uno di quei saloni di bellezza. Poi avevano deciso - la<br />
mamma di Zoey e la sua amica - che lei sarebbe stata benissimo coi capelli<br />
corti. E così il giorno dopo Zoey era arrivata a scuola con degli strani<br />
capelli cortissimi, gonfi e che puntavano in tutte le direzioni.<br />
Gli altri bambini le avevano riso dietro. Gli occhi marroni di lei<br />
sembravano enormi e spaventati, e Heath aveva pensato di non aver mai visto<br />
niente di più bello in tutta la sua vita. Le aveva detto che gli piacevano<br />
i suoi capelli, proprio là, davanti a tutta la mensa. Zoey sembrava sul<br />
punto di mettersi a piangere, perciò le aveva portato il vassoio e si era<br />
seduto con lei, anche se non era figo sedersi con una femmina. Quel giorno<br />
lei aveva fatto qualcosa al suo cuore, e da allora era sempre stato così.<br />
Perciò eccolo lì, a cercare un tizio con cui Zoey era profondamente legata,<br />
perché era la cosa migliore per lei. Heath si passò la mano tra i capelli.<br />
Prima o poi tutta<br />
quella menata sarebbe finita. Prima o poi Zo sarebbe tornata a Tulsa e,<br />
anche se la Casa della Notte le avrebbe preso molto tempo, avrebbe comunque<br />
trovato il modo di stare con lui. Sarebbero andati di nuovo al cinema.<br />
Sarebbe andata a vederlo giocare a football all'università. Sarebbe tornato<br />
tutto normale, o almeno il più normale possibile.<br />
Doveva solo aspettare fino ad allora. Una volta sistemata quella faccenda<br />
di merda con Kalona - e Zoey l'avrebbe sistemata, di questo Heath era certo<br />
- le cose sarebbero andate meglio. Avrebbe riavuto la sua Zo. O almeno<br />
quanto lei gli poteva dare. E gli sarebbe bastato.<br />
Heath si allontanò dal San Clemente Palace, seguendo vagamente la direzione<br />
presa da Stark, e si ritrovò in un giardino pieno di siepi alte quasi<br />
quanto lui. Mentre s'inoltrava nel parchetto, Heath vide che le siepi<br />
formavano un complicato disegno circolare: doveva essere uno di quei vecchi<br />
labirinti, un dedalo che gli fece tornare in mente il mito del Minotauro<br />
sull'isola di un ricco di cui proprio non riusciva a ricordare il nome.*<br />
Cavolo, non si era reso conto di quanto fosse buio finché non si era<br />
allontanato dalle luci del San Clemente Palace. Lì fuori c'era anche un<br />
gran silenzio, al punto che Heath riusciva a sentire le onde che si<br />
frangevano dall'altra parte del muro. Si chiese se non avrebbe fatto bene a<br />
chiamare Stark, ma poi decise che non era il caso, dato che pure a lui,<br />
come a Zoey, non dispiaceva stare un po' da solo.<br />
Tutta quella storia dei vampiri non era facile da digerire, ed era normale<br />
che gli servisse tempo per elaborare<br />
* Minosse, re di Creta. (N.d.T.)<br />
la questione. Non che avesse problemi a trattare con Stark e gli altri<br />
vampiri. A dirla tutta, in realtà pensava che Stark fosse un ragazzo a<br />
posto. Era solo Kalona che stava mandando tutto a puttane.<br />
Poi, come se fossero stati i pensieri di Heath ad attirarla, la voce di<br />
Kalona ruppe il silenzio nella notte. Il ragazzo rallentò, stando bene<br />
attento a non fare rumore.<br />
« Sta andando esattamente come previsto », diceva Kalona.<br />
« Odio questo sotterfugio! Non sopporto che tu finga di essere qualcosa che<br />
non sei. »<br />
Heath riconobbe la voce di Neferet e, tenendosi nella zona più buia, avanzò<br />
lungo la siepe senza fare il minimo rumore. Le voci venivano dall'interno<br />
del labirinto. Lui continuò a camminare finché non trovò un'entrata, da cui<br />
scorse Kalona e Neferet. Erano in piedi accanto a una fontana. Heath tirò<br />
un sospiro di sollievo: il rumore dell'acqua doveva aver coperto i suoi<br />
passi.<br />
« Tu la chiami 'finzione', mentre per me è solo un altro punto di vista »,<br />
replicò Kalona.<br />
« Ed è per questo che le puoi mentire anche se sembra che tu stia dicendo<br />
la verità? »<br />
Kalona si strinse nelle spalle. «Zoey vuole la verità, perciò io le do la<br />
verità. »<br />
« In modo selettivo », ribatté Neferet. «Ovvio. Ma tutti i mortali,<br />
vampiri, umani o novizi, non selezionano forse la loro verità? »<br />
« I mortali. Lo dici come se tu fossi così diverso da noi. » « Io sono<br />
immortale, il che mi rende diverso. Perfino da te, anche se i tuoi poteri<br />
di Tsi Sgili ti stanno trasformando in qualcosa che rasenta l'immortalità.<br />
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