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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

Era ora che ti mollasse. »<br />

«Sono stata io a mollarlo, brutta... brutta... stronzal» sbottai.<br />

Becca fece un passo verso di me, sollevando una mano come se volesse<br />

colpirmi, cosa che mi sconvolse al punto che non mi venne neanche in mente<br />

di invocare un elemento per darle una lezione.<br />

Per fortuna, Stark non era altrettanto scioccato e si mise subito in mezzo.<br />

« Becca, ti ho già fatto abbastanza male. Non costringermi a buttarti fuori<br />

di qui. Vattene da sola », disse in tono molto pericoloso e molto da<br />

Guerriero.<br />

Becca arretrò all'istante. « Oh, come ti pare. Come se<br />

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valesse la pena di rovinarmi le unghie per quella lì. » Girò sui tacchi e<br />

se ne andò sbuffando.<br />

Aprii la lattina e bevvi un sorso. « È stato davvero inquietante. »<br />

« Già, si vede che non ci sto proprio più con la testa. Il vero me non<br />

avrebbe mai impedito una bella lotta tra donne. »<br />

Alzai gli occhi al soffitto. «Sei senza speranza! Vieni, andiamo di sopra,<br />

dove il livello di follia è più basso. »<br />

Peccato che, per raggiungere le scale, dovevamo attraversare il salone<br />

comune del dormitorio, ovvero tornare in mezzo a un intero branco di pazzi.<br />

Becca stava già spettegolando col gruppetto più numeroso, però smise di<br />

bisbigliare per lanciarmi un'occhiataccia, la stessa occhiataccia da<br />

ora-t'incenerisco che mi stavano dando anche tutti gli altri.<br />

Allungai il passo e praticamente fuggii sulle scale.<br />

« Okay, è terrificante », sentenziò Stark mentre ci affrettavamo a<br />

raggiungere la mia camera.<br />

Mi limitai ad annuire. Mi risultava difficile trovare le parole per<br />

descrivere quello che provavo rendendomi conto che a scuola, a casa mia,<br />

quasi tutti mi odiavano a morte. Aprendo la porta della camera, fui<br />

immediatamente assalita da una palletta di pelo arancione che mi si lanciò<br />

tra le braccia con un « Mii-auu-uff! » da vecchia signora brontolona.<br />

« Naia! » Ignorai le sue lamentele e le stampai un bacio sul naso, cui lei<br />

reagì starnutendomi in faccia. Risi e spostai la lattina nell'altra mano,<br />

in modo da non rovesciarne il contenuto sulla gatta. « Mi sei mancata,<br />

piccolina. » Premetti il viso sul suo pelo morbido, e lei smise di<br />

lamentarsi per far partire il motore a fusa.<br />

« Quando hai finito di strusciarti con la tua gatta, ab-<br />

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biamo delle cose di cui discutere. Cose importanti », disse Afrodite.<br />

« Oh, non essere così odiosa », la rimbeccò Damien.<br />

« Odia un po' questo, Damien. » Afrodite gli fece un gestaccio.<br />

Prima che avessi il tempo di dire a quei due di starsene tranquilli,<br />

Lenobia sbottò: «Smettetela! Il corpo di una mia cara amica sta ancora<br />

bruciando là fuori e non sono proprio dell'umore giusto per sorbirmi questi<br />

litigi da ragazzini! »<br />

Afrodite e Damien mormorarono delle scuse, a disagio, cosa che presi come<br />

un'ottima imbeccata per cominciare a parlare. « Tutti i ragazzi di sotto mi<br />

odiano a morte. »<br />

« Sul serio? Quando siamo entrati noi si comportavano semplicemente da<br />

automi », fece Damien.<br />

« Sul serio. Ho quasi dovuto sottrarre Zoey agli artigli di Becca »,<br />

intervenne Stark.<br />

L'espressione di Afrodite e di Damien lasciava intendere che loro<br />

ricordavano i trascorsi non troppo carini di Stark, ma nessuno dei due fece<br />

commenti.<br />

« La cosa non mi stupisce », disse Lenobia.<br />

Guardai l'insegnante di equitazione. « Cosa sta succedendo? Kalona se n'è<br />

andato. E molto lontano, anche. Non credo sia neppure più in questo Paese.<br />

Come può influenzare ancora i novizi? »<br />

« E i vampiri », aggiunse Damien. « A parte lei, nessun professore è uscito<br />

per stare con Dragone. Il che significa che pure loro sono tutt'ora sotto<br />

l'influsso di Kalona. »<br />

«Oppure che semplicemente hanno troppa paura», disse Lenobia. « È difficile<br />

capire se gli altri vampiri siano solo spaventati o se quel demone abbia<br />

lasciato qualcosa dentro di loro che agisce anche se lui non è più<br />

presente. »<br />

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« Non è un demone », mi sentii affermare.<br />

Lenobia mi fulminò con lo sguardo. « Come fai a dirlo, Zoey? »<br />

Mi mossi a disagio e mi sedetti sul letto con Naia in braccio. « Non lo<br />

so... è solo che so delle cose su di lui, e una di queste è che non è un<br />

demone. »<br />

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