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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

l'aggredì Stevie Rae non appena fummo fuori portata d'orecchio degli altri.<br />

« Che ti aspettavi? Che gli preparassimo una veglia funebre?» sbottò<br />

Dallas, poi guardò suor Mary Angela. « Mi scusi, sorella, non volevo essere<br />

blasfemo. I miei sono cattolici. »<br />

«Figliolo, sono sicura che non intendevi offendere nessuno. Io... io... non<br />

avevo pensato ai cadaveri.» La suora pareva un po' scossa.<br />

«Stia tranquilla, sorella, ce ne occuperemo noi.» Heath le assestò una<br />

goffa pacchetta di conforto al braccio. « Capisco cosa prova: quel tizio<br />

con le ali, Neferet, i Raven Mocker... be', è dura da...»<br />

« Non possiamo lasciarli nei cassonetti. Non è giusto », lo interruppe<br />

Stevie Rae, come se neanche si fosse accorta che Heath stava parlando.<br />

« Perché no? » le domandai. Sembrava sempre più agitata.<br />

Lei mi guardò fisso negli occhi. « Perché non è giusto, ecco perché. »<br />

« Erano dei mezzi mostri che ci avrebbero fatti fuori all'istante se il<br />

loro paparino Kalona glielo avesse ordinato », replicai.<br />

«Mezzi mostri e mezzi...?» mi chiese Stevie Rae.<br />

« Corvi? » azzardò Heath prima che io riuscissi a rispondere.<br />

Stevie Rae non lo guardò neanche. Continuò a tenere<br />

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gli occhi fissi nei miei. « No. Quello è il lato mostruoso. Nel sangue,<br />

loro sono in parte umani. Umani, Zoey. A me dispiace per la loro parte<br />

umana, e penso che non meritino di essere buttati in un cassonetto. »<br />

C'era qualcosa nel suo sguardo, nella sua voce, che mi dava davvero<br />

fastidio. Senza nemmeno riflettere, le risposi: « È solo un caso che<br />

abbiano del sangue umano! Ci vuole ben altro per farmi dispiacere per<br />

qualcuno ».<br />

Stevie Rae sussultò come se l'avessi presa a schiaffi. « Vedi, è questa la<br />

differenza tra te e me. »<br />

All'improvviso capii perché Stevie Rae provava pietà per i Raven Mocker. In<br />

un qualche strano modo, doveva rivedersi in loro. Lei era morta e poi, per<br />

ciò che si potrebbe definire « un caso », era resuscitata, ma aveva perso<br />

la sua umanità. Quindi, di nuovo « per caso », era tornata in sé. Guardando<br />

le cose da quel punto di vista, pensai che provasse pena per loro perché<br />

sapeva come ci si sentiva a essere in parte mostro e in parte umano. In<br />

quel momento desiderai che fossimo ancora alla Casa della Notte e potessimo<br />

parlare con la semplicità di una volta. « Ehi, un conto è se il caso vuole<br />

che tu nasca tutto incasinato, e un altro è un incidente terribile che ti<br />

capita dopo. C'è una bella differenza! Nel primo esempio, la tua nascita<br />

determina ciò che sei; nel secondo, si tratta di qualcosa che cerca di<br />

trasformarti in ciò che non sei. » « Eh? » fece Heath.<br />

« Credo che Zoey stia cercando di dire che capisce il motivo per cui Stevie<br />

Rae potrebbe identificarsi coi Raven Mocker, anche se in realtà non ha<br />

niente in comune con loro », spiegò suor Mary Angela. « E ha ragione.<br />

Quegli esseri sono malvagi e, sebbene anch'io sia turbata dalla loro morte,<br />

capisco perché fosse necessaria. »<br />

« Vi sbagliate tutte e due. Non è questo che sto pensan-<br />

53<br />

do, e comunque non ho intenzione di continuare a parlarne. » Stevie Rae si<br />

avviò lungo il corridoio, allontanandosi a grandi passi.<br />

« Stevie Rae? » le gridai dietro.<br />

Non si sprecò neanche a voltarsi. «Vado a cercare Erik, mi assicuro che<br />

fuori sia davvero tutto tranquillo e poi lo mando dentro. Con te parlerò<br />

dopo. » Detto questo, sparì attraverso una porta che immaginai desse<br />

sull'esterno.<br />

« Di solito non si comporta così », commentò Dallas.<br />

« Pregherò per lei », bisbigliò suor Mary Angela.<br />

« Non vi preoccupate. Rientrerà presto, visto che manca poco all'alba »,<br />

disse Heath.<br />

Io mi passai la mano sul viso. Ero davvero preoccupata. Avrei dovuto<br />

seguire Stevie Rae, metterla con le spalle al muro e farmi dire esattamente<br />

cosa stava succedendo. Ma in quel momento proprio non potevo affrontare un<br />

nuovo problema. Non avevo ancora risolto nemmeno quello del ricordo di<br />

A-ya, incombente come un segreto colpevole.<br />

« Zo, ti senti bene? Hai l'aria di una che ha bisogno di dormire. Anzi, ce<br />

l'abbiamo tutti. » Heath sbadigliò.<br />

Sbattei le palpebre e gli rivolsi un sorriso stanco. « Già, è vero. Me ne<br />

andrò a letto. Prima però voglio fare un salto veloce a vedere come sta<br />

Stark. »<br />

«Molto veloce», puntualizzò suor Mary Angela.<br />

Annuii. « Okay, mmm... ragazzi, ci vediamo tra circa otto ore », aggiunsi<br />

senza guardare Heath.<br />

Suor Mary Angela mi abbracciò. « Buonanotte, bambina. E che la nostra<br />

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