You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
06 - <strong>tempted</strong><br />
stressanti erano i compiti a casa e le liti con le compagne di scuola? Di'<br />
la verità.<br />
Sbattevo le palpebre. Potevo dirla, la verità. «Quello che voglio in questo<br />
momento è dormire. Voglio essere normale. Voglio preoccuparmi della scuola<br />
e dell'assicurazione della macchina e di quanto costa la benzina. E mi<br />
farebbe davvero piacere se tu potessi fare qualcosa al riguardo. »<br />
Sostenevo il suo sguardo, traendo forza da quel piccolo filo di verità.<br />
Il suo sorriso era giovane e malizioso. « Zoey, perché non vieni da me? »<br />
« Vedi, anche se lo facessi non otterrei niente di quello che ho appena<br />
elencato. »<br />
«Io potrei darti infinitamente di più di quelle cose mondane. »<br />
« Sono certa che sia così, ma nessuna sarebbe normale, e in questo momento<br />
ciò che vorrei di più al mondo è ima bella dose di normalità. »<br />
Lui incrociava il mio sguardo e capivo che si aspettava che esitassi, che<br />
diventassi nervosa o, peggio ancora, che andassi nel panico. Ma gli avevo<br />
detto la verità, e quella per me era una piccola, luminosa vittoria, che mi<br />
dava forza. E alla fine era Kalona a distogliere lo sguardo, era la voce di<br />
Kalona a sembrare di colpo incerta e insicura. « Io non devo<br />
necessariamente essere così. Per te, potrei essere di più. Con te al mio<br />
fianco, potrei scegliere una strada diversa. »<br />
Cercavo di non mostrare l'ondata di emozione che avevano provocato in me le<br />
sue parole, toccando quella parte del mio cuore che apparteneva ad A-ya.<br />
117<br />
Scopri la verità, insisteva la mia mente. Perciò la cercavo. «Vorrei<br />
poterti credere, ma non è così. Sei splendido e magico, ma sei anche un<br />
bugiardo. Non mi fido di te. » « Ma potresti. » « No, non credo proprio. »<br />
« Provaci. Dammi un'opportunità. Vieni con me, lascia che ti dimostri chi<br />
sono davvero. Ti prego, amore mio, devi dire soltanto una piccolissima<br />
parola: sì. » Si chinava e, con un movimento allo stesso tempo aggraziato,<br />
forte e affascinante, l'immortale caduto mi mormorava all'orecchio, le<br />
labbra che mi sfioravano la pelle mandando brividi gelidi in tutto il mio<br />
corpo: « Concediti a me e prometto di realizzare tutti i tuoi sogni più<br />
profondi ».<br />
Avevo il fiato corto e premevo con più forza le mani contro la pietra alle<br />
mie spalle. In quel momento, avrei voluto soltanto dire quella piccolissima<br />
parola: sì. Sapevo cosa sarebbe successo se lo avessi fatto: tramite A-ya<br />
avevo già provato quel tipo di abbandono.<br />
Lui ridacchiava, un suono profondo e pieno di sicurezza. « Coraggio, mio<br />
amore perduto. Una parola, sì, e la tua vita cambierà per sempre. »<br />
Le sue labbra non mi sfioravano più l'orecchio. Il suo sguardo, invece,<br />
aveva di nuovo catturato il mio. Sorrideva con gli occhi. Era giovane e<br />
perfetto, potente e gentile.<br />
E io avrei voluto dire sì con tale intensità da aver paura ad aprire bocca.<br />
« Amami. Ama me soltanto », mormorava. Nonostante il desiderio che provavo<br />
per lui, la mia mente riusciva a elaborare la sua ultima affermazione e<br />
trovava una parola diversa da sì. « Neferet. » Lui aggrottava la fronte. «<br />
E lei cosa c'entra? » «Dici che dovrei amare soltanto te, ma poi non sei<br />
banche libero. Tu stai con Neferet. »<br />
118<br />
Parte della sua sicurezza scompariva. « Neferet non è un problema tuo. »<br />
Le sue parole erano come una coltellata al cuore e mi rendevo conto che una<br />
parte di me aveva sperato che negasse di stare con lei, che mi dicesse che<br />
tra loro era finita. Ma la delusione mi dava forza, perciò replicavo: « Io<br />
invece credo che sia un mio problema. L'ultima volta che l'ho incontrata ha<br />
cercato di uccidermi, e allora ti stavo respingendo. Se ti dicessi di sì,<br />
perderebbe la testa... almeno quel poco che le è rimasto. E si<br />
arrabbierebbe con me. Di nuovo ».<br />
«Perché stiamo parlando di Neferet? Lei non è qui. Osserva la bellezza che<br />
ci circonda. Prova a pensare a come sarebbe bello governare questo luogo al<br />
mio fianco, aiutarmi a riportare le antiche usanze in questo mondo che è<br />
diventato decisamente troppo moderno. » Mi accarezzava il braccio.<br />
Ignoravo i brividi sulla pelle e i campanelli d'allarme che mi urlavano<br />
nella testa al sentire il suo commento sul riportare in vita 'antiche<br />
usanze', e mi lanciavo nel mio miglior tono da adolescente piagnucolosa.<br />
«Sul serio, Kalona, proprio non voglio altri casini con Neferet. Non credo<br />
che riuscirei ad affrontarla di nuovo. »<br />
Sollevava le mani per la frustrazione. « Perché continui a parlare della<br />
Tsi Sgili? Ti ordino di dimenticarla! Lei non è niente per noi. »<br />
Nell'attimo in cui le sue braccia smettevano di bloccarmi contro il<br />
parapetto, mi spostavo di lato, decisa a mettere un po' di distanza tra<br />
noi. Dovevo pensare e non potevo farlo se lui continuava ad abbracciarmi.<br />
Kalona mi seguiva, imprigionandomi stavolta in uno dei punti più bassi del<br />
Pagina 39