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06 - <strong>tempted</strong><br />
« Okay, credo sia pronto per il muschio. » Stevie Rae parlava più per<br />
tranquillizzare se stessa che il Raven Mocker. « Non sembra più tanto<br />
terribile adesso che sanguina meno... Ehi, devo girarti un pochino. » Lo<br />
fece mettere a pancia in giù in modo da poter pulire la ferita sulla<br />
schiena.<br />
Il Raven Mocker soffocò un gemito nell'asciugamano, al che lei cercò di<br />
distrarlo dal dolore. « Qui dietro il taglio è più grande ma meno sporco,<br />
non ci metterò mol-<br />
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to. » Ci volle un pezzo di muschio più grosso per coprire il foro d'uscita<br />
della pallottola, ma Stevie Rae impiegò solo un attimo.<br />
Poi passò a occuparsi delle ali. La sinistra sembrava essere a posto, ma la<br />
destra era decisamente un'altra storia. Era un vero disastro, tutta rotta e<br />
sanguinante, e gli ricadeva inerte lungo il fianco. « Immagino di dover<br />
ammettere che questo va ben oltre le mie capacità. Voglio dire, la ferita<br />
era brutta ma almeno avevo idea di come comportarmi... sì, insomma, più o<br />
meno. Ma la tua ala è una cosa diversa. Non so proprio da dove cominciare<br />
per sistemarla. »<br />
« Legamela addosso. Usa le strisce di stoffa. » «Ne sei sicuro? Magari è<br />
meglio che la lasci così com'è. »<br />
«Meno dolore... se legata», replicò con fatica. « Oh, merda. Okay,<br />
d'accordo. Lo faccio subito. Adesso te la sistemo sulla schiena più o meno<br />
nella stessa posizione dell'altra. Va bene? » Lui annuì.<br />
La ragazza trattenne il fiato e afferrò l'ala, ma il Raven Mocker sobbalzò<br />
e lei la lasciò ricadere di colpo. « Merda! Cacchio, scusa, mi dispiace! »<br />
Gli occhi della creatura si aprirono appena. « Fallo. E. Basta », le disse<br />
tra un respiro affannoso e l'altro.<br />
Stevie Rae strinse i denti, si chinò in avanti e, ignorando i suoi gemiti<br />
soffocati, risistemò l'ala ferita in una posizione simile a quella sana.<br />
Poi, fermandosi giusto il tempo di un sospiro, gli disse: «Adesso devi<br />
tirarti su un pochino, così posso legartela ».<br />
Lui s'irrigidì, quindi si sollevò quanto bastava perché Stevie Rae gli<br />
facesse girare intorno le strisce di asciugamano, bloccandogli l'ala.<br />
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« Okay, fatto. »<br />
Il Raven Mocker crollò. Tremava.<br />
« Adesso ti bendo la caviglia. Mi sembra che sia rotta anche quella. »<br />
Lui annuì di nuovo.<br />
Stevie Rae fece altre strisce di asciugamano e le avvolse strette intorno a<br />
quella gamba dall'aspetto incredibilmente umano, facendo proprio come il<br />
suo allenatore di pallavolo quando aveva bendato una sua compagna di<br />
squadra del liceo di Henrietta, sede delle Galline da Combattimento.<br />
Galline da Combattimento! Okay, la mascotte della sua cittadina d'origine<br />
era sempre stata una scemata, ma in quel momento a Stevie Rae sembrò di un<br />
ridicolo pazzesco e dovette mordersi il labbro per non scoppiare in una<br />
risata isterica. Per fortuna fu in grado di riprendere il controllo con<br />
giusto un paio di respiri, riuscendo perfino a chiedere: « Sei ferito da<br />
qualche altra parte? »<br />
Lui scosse la testa.<br />
« Okay, allora adesso la pianto di darti fastidio, perché mi pare che il<br />
grosso sia sistemato. » A un nuovo cenno di assenso, Stevie Rae si sedette<br />
sul pavimento accanto a lui, asciugandosi le mani che tremavano da matti<br />
con uno degli asciugamani avanzati. Quindi se ne restò semplicemente lì a<br />
guardarlo e a chiedersi che diavolo avrebbe fatto poi. « Ti dico una cosa:<br />
spero di non dover mai più legare un'ala rotta in tutta la vita », sbottò a<br />
un certo punto.<br />
Gli occhi del Raven Mocker si aprirono, ma lui non replicò.<br />
« E stato davvero orribile. Fa molto più male di una gamba o di un braccio,<br />
vero? »<br />
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Aveva parlato perché era nervosa e non si aspettava una risposta, quindi si<br />
stupì quando lui disse: « Sì ».<br />
« Già, proprio quello che pensavo », continuò lei, come se fossero due<br />
persone normali che avevano una conversazione normale.<br />
La voce di lui era ancora debole, ma sembrava meno affaticata e Stevie Rae<br />
pensò che l'aver bloccato l'ala lo avesse davvero fatto stare meglio.<br />
« Ho ancora sete », le disse.<br />
« Oh, certo. » Afferrò il mestolo e si accorse con gioia che le mani<br />
avevano smesso di tremare.<br />
Stavolta lui fu in grado di sollevarsi e piegare la testa all'indietro<br />
senza aiuto.<br />
Dato che si era alzata, Stevie Rae decise di raccogliere gli asciugamani<br />
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