6-tempted - only fantasy

06 - tempted
testa. Il sorriso che le increspò le labbra era furbo, allusivo. Tenne il
Raven Mocker contro il muro ancora per un lunghissimo minuto, poi lo lasciò
cadere. Guardando a terra, dove lui si era accasciato, disse: « Ti ha
salvato ».
« Che cazzo dici! » gridò Kurtis.
« Stevie Rae lo ha salvato? » fece Starr.
Nicole e Rephaim si comportarono come se nessuno degli altri due avesse
parlato.
«E così», confermò Rephaim, senza fiato, mentre si sforzava di recuperare
il controllo della respirazione, in modo da non svenire. Ma non aggiunse
altro. Nonostante il terribile dolore all'ala, cercò di capire cosa fosse
appena successo. La novizia rossa gli aveva fatto qualcosa, qualcosa che le
aveva permesso di sbirciare nella sua mente, forse perfino nella sua anima.
Lui sapeva però di essere diverso da qualunque altro essere vivente da lei
toccato in precedenza: le sarebbe stato difficile comprendere i suoi
pensieri, quasi impossibile, a dispetto delle sue capacità.
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« Perché Stevie Rae avrebbe fatto una cosa simile? » gli chiese Nicole.
« Mi hai letto nella mente. Sai che non ne ho idea. » « Questo è vero »,
replicò con lentezza la novizia rossa. «Eppure tu non provi risentimento
nei suoi confronti. Come mai? »
« Non sono certo di capire cosa intendi. Risentimento? Questa parola per me
non ha senso. »
Nicole lo derise. « Non ha senso, eh? Perché tu di senso ne avresti? Il tuo
cervello è la cosa più strampalata in cui mi sia capitato di guardare.
Perciò, uccellaccio, le cose stanno così: tu dici di obbedire agli ordini
del tuo paparino. Questo dovrebbe significare quantomeno che vuoi
catturarla... ucciderla, magari. »
«Mio padre non la voleva morta. Voleva che gliela consegnassimo viva, in
modo da poterla studiare, e forse persino sfruttare i suoi poteri »,
replicò Rephaim.
« Mettila come vuoi. Ma, vedi, il problema è che, quando ho guardato in
quella tua testaccia da corvo, non ci ho trovato niente che indicasse che
le dai la caccia. »
« Perché dovrei darle la caccia in questo momento? Lei non è qui. »
Nicole scosse la testa. « No, la cosa è molto strana. Se vuoi catturare
Stevie Rae, vuoi catturarla e basta, che lei sia qui oppure no. » « Ma è
privo di logica. »
Nicole lo fissò. « Senti, a me basta sapere questo: stai con noi o no? » «
Con voi? »
« Già, con noi. Vogliamo uccidere Stevie Rae », disse in tono pratico. Poi,
con una velocità soprannaturale, torno accanto al Raven Mocker e gli
strinse il braccio in una morsa d'acciaio. Il bicipite di Rephaim diventò
rovente
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mentre lei gli sondava i pensieri. «Allora, cosa decidi? Sei con noi o no?
»
Rephaim sapeva di dover rispondere. Nicole poteva non essere in grado di
capire tutti i suoi pensieri, ma era evidente che fosse abbastanza potente
per scoprire cose che lui preferiva tenere nascoste. Doveva decidere in
fretta. Dopo un attimo di esitazione, incrociò lo sguardo scarlatto della
novizia rossa e sentenziò: « Io sono il figlio di mio padre ».
Nicole lo fissò, la mano ancora stretta sul suo braccio in fiamme, gli
occhi rossi scintillanti. Poi sorrise, di nuovo quel sorriso furbo. «
Ottima risposta, uccellaccio, perché è quella la cosa principale che ho
trovato nella tua testa di corvo. Sei decisamente il figlio di tuo padre. »
Lasciò la presa. « Benvenuto nella mia squadra, e non ti preoccupare: dato
che al momento il tuo paparino non è qui, non credo farà differenza per lui
se catturerai Stevie Rae viva o morta. »
« E morta è più semplice », intervenne Kurtis. « Senza dubbio », aggiunse
Starr. Nicole rise, somigliando così tanto a Neferet che per reazione le
penne sulla testa di Rephaim si sollevarono. Padre, attento! gridò la sua
mente, la Tsi Sgili è più di quello che sembra!
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zoey
« Heath, che ci fai qui? »
Heath si portò le mani al petto come se gli avessi sparato e barcollò,
fingendo di non riuscire a respirare. « Piccola, la tua freddezza mi
uccide! »
« Che scemo! A ucciderti sarà la tua totale mancanza di buonsenso. Allora,
che ci fai qui? Pensavo fossi fuori a bruciare corvi assieme a Dario e a
Shaunee. »
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