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06 - <strong>tempted</strong><br />
con la supercarinis-sima - anche se leggermente fissata - suora. A dire il<br />
vero era arrabbiata soltanto con se stessa.<br />
« Cavolaccio schifoso! Quanto mi odio! Ho combinato un tale casino... »<br />
strillò.<br />
Non avrebbe mai voluto complicare le cose in quel modo, ma le sembrava di<br />
essere seduta su un'enorme montagna di merda che s'ingrandiva di ora in<br />
ora.<br />
Zoey non era scema. Aveva capito che qualcosa non quadrava. Era ovvio, ma<br />
da dove poteva cominciare? C'era semplicemente troppo da spiegare. Lui era<br />
semplicemente troppo da spiegare. E Stevie Rae non avrebbe mai voluto che<br />
succedesse una cosa del genere. Soprattutto la parte relativa al Raven<br />
Mocker. Cavolaccio schifoso! Non avrebbe mai immaginato che potesse<br />
accadere proprio a lei. Se qualcuno glielo avesse detto, si sarebbe messa a<br />
ridere. « Neanche per sogno! Non potrebbe mai capitarmi una cosa del<br />
genere! »<br />
E invece era successo.<br />
Mentre cercava quella rottura di palle di Erik - che avrebbe potuto<br />
scoprire quell'ultimo, terribile segreto e mandare tutto definitivamente a<br />
rotoli -, Stevie Rae tentò di capire come diavolo avesse fatto a cacciarsi<br />
in un guaio<br />
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simile. Perché lo aveva salvato? Perché non era semplicemente andata a<br />
chiamare Dallas e gli altri per finirlo? Glielo aveva chiesto anche lui,<br />
prima di svenire. Era sembrato così umano. E lei non aveva avuto cuore di<br />
ucciderlo.<br />
« Erik! Erik, vieni qui! » Ma dove cacchio era? Il sole stava per sorgere!<br />
« Erik! E ora di fare rapporto! » strillò Stevie Rae per la terza volta.<br />
Poi si fermò.<br />
Guardò la serra dove le suore avevano sistemato i cavalli con cui Zy e il<br />
resto del gruppo erano fuggiti dalla Casa della Notte. Ma non era tanto<br />
quell'edificio ad attirare la sua attenzione, quanto piuttosto il capanno<br />
degli attrezzi che c'era lì accanto. Appariva del tutto normale, un<br />
tranquillo edificio privo di finestre. Non era nemmeno chiuso a chiave. E<br />
se non lo sapeva lei, che c'era entrata poco tempo prima.<br />
« Ehi, che c'è? Hai visto qualcosa là in fondo? » « Oh, merda! » Stevie Rae<br />
fece un salto e si girò, il cuore che le batteva talmente forte nel petto<br />
da impedirle quasi di respirare. « Erik! Mi hai messo una strizza del<br />
diavolo! Non potresti sprecarti a fare almeno un minorino prima di sbucarmi<br />
alle spalle? »<br />
« Scusa, Stevie Rae, ma sei stata tu a chiamarmi. » Lei si mise un ricciolo<br />
biondo dietro l'orecchio e cercò d'ignorare il fatto che le tremavano le<br />
mani. Era proprio negata per quei giochetti: aggirarsi di nascosto per<br />
l'abbazia, mentire agli amici... non faceva per lei. Ma sollevò il mento e<br />
obbligò i nervi a darsi una calmata. E il sistema migliore per riuscirci<br />
era dare una bella strigliata a Erik il rompiballe. Quindi Stevie Rae lo<br />
fissò con le palpebre strette. « Sì, certo, ti ho chiamato perché dovresti<br />
già essere dentro assieme agli altri. Che cacchio stai facendo an-<br />
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cora qui fuori, eh? Così farai preoccupare Zoey, come se non avesse già<br />
abbastanza problemi. » « Zoey mi cercava? »<br />
Stevie Rae dovette fare uno sforzo per non alzare gli occhi al cielo.<br />
Cavolaccio quant'era noioso! Un momento prima si comportava da fidanzato<br />
perfetto, e un attimo dopo si trasformava di colpo in uno stronzo<br />
arrogante. Avrebbe dovuto parlarne con Zoey. Be', sì, ammesso che lei<br />
volesse ascoltarla. Ultimamente si erano un po' allontanate. C'erano troppi<br />
segreti tra loro, troppe questioni non risolte.<br />
« Stevie Rae! Mi stai ascoltando? Ti ho chiesto se Zoey mi cercava. »<br />
A quel punto Stevie Rae non si trattenne. « Tu saresti dovuto rientrare con<br />
Dallas. Zoey voleva sapere dove cacchio eri. »<br />
« Se era così preoccupata poteva venire lei a cercarmi. » « Non ho detto<br />
che era preoccupata! » sbottò Stevie Rae, esasperata dall'egocentrismo di<br />
Erik. « E poi Zy ha troppe cose per la testa per poterti fare da<br />
baby-sitter. » « Non mi serve la baby-sitter! » «Davvero? E allora come mai<br />
sono dovuta venire a prenderti? »<br />
« Ah, non lo so. Perché sei venuta? Stavo per entrare. Volevo giusto fare<br />
un altro giro intorno all'abbazia. Pensavo fosse meglio ricontrollare<br />
dov'era passato Heath: gli umani non vedono un cazzo al buio. »<br />
Stevie Rae sospirò. « Johnny B non è umano ed era con Heath. Adesso vai<br />
dentro. Trovati qualcosa da mangiare e dei vestiti asciutti. Una delle<br />
suore ti dirà dove dormire. Io do un'ultima occhiata qui intorno prima che<br />
sorga il sole. » « Ammesso che sorga. » Erik strizzò le palpebre verso il<br />
cielo.<br />
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