6-tempted - only fantasy

06 - tempted
andando a pallino. »
« Andare a pallino... sembri tua nonna. » «Heath, cambiare argomento non mi
farà cambiare idea. Non intendo fare sesso, quindi non berrò da te. »
« Cacchio, Zo, non sono mica stupido: ho capito. Noi non faremo sesso.
Abbiamo passato un sacco di anni a non farlo. Abbiamo moltissima esperienza
nel non-fare-sesso. »
« Questa cosa va oltre l'attrazione fisica. Lo sai anche tu come funziona
l'Imprinting. Il desiderio che ci ha fatto provare era già intenso prima,
quand'ero ferita a morte. Se bevessi da te adesso, sarebbe dieci volte più
forte. »
Heath deglutì e si passò le dita tra i capelli. « Sì, okay, questo lo so.
Ma quello che voglio dire è che l'Imprinting funziona in entrambe le
direzioni, giusto? Mentre tu mi bevi il sangue, provi quello che provo io,
e io provo quello che provi tu. »
« Già, e 'quello' ha a che fare con 'sesso' e 'piacere' », replicai.
« Okay e, se invece di concentrarci sulla parte 'sesso', ci concentrassimo
sul 'piacere'? »
Lo guardai inarcando le sopracciglia. « Scusa, Heath, ma sei un maschio. E
da quando i maschi non si concentrano sul sesso? »
Invece di rispondere con una battuta, mi stupì rima-nendo serissimo. «
Quando mai ti ho fatto pressioni per sesso? »
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« C'è stata quella volta nella casetta sull'albero. » « Ma se eri in quarta
elementare! Quello non conta. E poi mi hai fatto un culo quadro. » Non
sorrise proprio del tutto, ma i suoi occhi marroni scintillarono.
« Cosa mi dici del retro del tuo pick-up l'estate scorsa al lago? »
« Ah, ma non puoi contare neanche quella volta. Avevi il bikini nuovo. E
poi non ti ho mica fatto pressioni. » « Avevo le tue mani dappertutto. » «
Be', si vedeva un sacco di pelle e sai com'è... » S'interruppe, poi riprese
riportando la voce a un volume normale. «Senti, il punto è che noi siamo
stati assieme un sacco di tempo, quindi possiamo decisamente stare assieme
senza fare sesso. Se voglio fare sesso con te? Certo, eccome. Ma, se mi
chiedi se voglio fare sesso con te quando hai la testa incasinata per quel
Blake del cacchio e sei preoccupata da matti per tutto quello che sta
succedendo e in realtà non vuoi fare sesso con me, la risposta è no,
cacchio! Certo che no! » Mi mise un dito sotto il mento perché lo fissassi
negli occhi. « Ti assicuro che non c'entrerà il sesso perché tu e io -
quello che abbiamo - è molto di più. Zoey, lascia che faccia questo per te.
»
Prima che riuscissi a fermarmi, mi udii mormorare: « Okay ».
Mi sorrise come avesse vinto il Super Bowl. « Ottimo! » « Ma niente sesso.
»
« Assolutamente niente ma proprio niente. Puoi chiamarmi Heath Niente
Sesso. Anzi, il mio secondo nome è proprio Niente Sesso. »
Gli appoggiai un dito sulle labbra per zittirlo. « Heath, falla finita. »
« Oh, sì. Okay », brontolò sotto il mio indice. Poi mi la' sciò la mano, si
tolse il cappotto e si frugò nella tasca dei
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jeans, da cui tirò fuori un coltellino. La lama somigliava stranamente a un
giocattolo per bambini, nel buio della mensa.
« Aspetta! » strillai quando iniziò a portarsi il coltello al collo.
« Cosa c'è? »
«Be'... qui? Lo facciamo qui?»
Mi guardò inarcando le sopracciglia. « Perché no? Non dobbiamo fare sesso,
ricordi? »
« Certo che me lo ricordo. È solo che, be', potrebbe entrare qualcuno. »
« Stark sta di guardia alla porta. Non farà passare nessuno. »
Questo mi sconvolse. Voglio dire, era ovvio che fosse stata un'idea di
Stark, ma stare addirittura di guardia alla porta per essere sicuro che
Heath e io potessimo passare del tempo in privato? Era assolutamente...
L'odore del sangue mi colpì, facendomi sparire dalla testa ogni pensiero su
Stark. I miei occhi trovarono la sottile linea rossa alla base del collo di
Heath. Lui si spostò, posando il coltello sul tavolo.
« Vieni qui, Zo. In questo momento siamo solo tu e io. Non devi pensare a
nessun altro. Non devi preoccuparti per nessun altro. Vieni qui. »
Mi strinse tra le braccia e io fui avvolta dal suo profumo: un misto di
Heath, di sangue, di desiderio, di casa, del mio passato, tutto mischiato a
creare un abbraccio forte e familiare. Quando la mia lingua sfiorò quella
linea scarlatta, lui rabbrividì e sentii che stava trattenendo un gemito di
puro desiderio. Esitai, ma era troppo tardi. Il suo sangue mi esplose in
bocca. Incapace di fermarmi, Premetti le labbra contro la sua pelle e
bevvi. All'improvviso non m'importava più di non essere pronta per il ses-
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