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06 - <strong>tempted</strong><br />
« Mmm, no. Ma grazie comunque. Credo. » Cavolo se i maschi hanno il<br />
cervello a senso unico! «Voglio che ra-<br />
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Ili<br />
duni tutti i novizi, rossi compresi, e Afrodite, Dario, suor Mary Angela,<br />
mia nonna e chiunque pensi debba partecipare alla discussione su quando e<br />
come rientrare a scuola. »<br />
« Preferirei decisamente lavarti la schiena, ma d'accordo. Ogni tuo<br />
desiderio è un ordine per me. » Chinò la testa e mi salutò mettendosi la<br />
mano a pugno sul cuore.<br />
« Grazie. » Quel suo segno di rispetto e fiducia all'improvviso mi fece<br />
quasi scoppiare in lacrime.<br />
Il suo sorriso sparì. «Ehi, sembri triste. Va tutto bene? »<br />
« Sono solo felice che tu sia il mio Guerriero. » Avevo detto la verità,<br />
anche se non tutta.<br />
Rise. « Sei una Somma Sacerdotessa molto fortunata. » Scossi la testa di<br />
fronte alla sua incrollabile sfrontatezza e ricacciai indietro quelle<br />
ridicole lacrime sbattendo le palpebre. « Riunisci tutti per me, 'kay? » «<br />
'Kay. Ci vediamo nel seminterrato? » Feci una smorfia. «Decisamente no. Che<br />
ne dici di chiedere a suor Mary Angela se possiamo usare la sala mensa?<br />
Così intanto possiamo fare colazione. » «Subito! » « Grazie. »<br />
« A presto, mia signora. » Prima di precipitarsi fuori della stanza, mi<br />
rivolse di nuovo il saluto formale, gli occhi che brillavano.<br />
Molto più lentamente, io entrai in bagno. Con gesti meccanici, mi pettinai<br />
e m'infilai sotto la doccia. Restai immobile per parecchio tempo, lasciando<br />
scorrere il getto d'acqua calda. Poi, quando fui sicura di poter tenere<br />
sotto controllo le emozioni, pensai a Kalona.<br />
Mi ero rilassata tra le sue braccia. Non avevo rivissuto un ricordo di A-ya<br />
né avevo percepito le sue emozioni, ep-<br />
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pure, quando Kalona mi aveva toccata, mi ero lasciata andare, rivelando una<br />
verità terrificante: mi sentivo a rnio agio con lui, così tanto che lo<br />
avevo scambiato per il mio Guerriero! E non mi era sembrato un sogno. Ero<br />
troppo sveglia, troppo vicina alla piena consapevolezza. L'ultima visita di<br />
Kalona mi aveva scossa come non mai. « Per quanto mi sforzi di lottare<br />
contro di lui, la mia anima lo riconosce », mormorai tra me. Poi, quasi i<br />
miei occhi fossero gelosi dell'acqua che già mi scorreva sul viso,<br />
cominciai a piangere.<br />
Per trovare la sala mensa, seguii naso e orecchie. In corridoio risuonavano<br />
voci familiari e risate, oltre al rumore di piatti e posate. Mi chiesi se<br />
davvero per le suore non fosse un problema gestire quella che in pratica<br />
era un'invasione di futuri vampiri. Mi fermai fuori dell'ampio ingresso ad<br />
arco per controllare come se la cavavano coi ragazzi: c'erano tre file di<br />
lunghi tavoli e mi aspettavo che le suore stessero tutte assieme, separate<br />
da noi, ma non era affatto così. Certo, tendevano a stare a coppie o in<br />
piccoli gruppi, ma erano circondate di novizi - rossi e blu - e tutti<br />
chiacchieravano tranquillamente, fatto che distruggeva lo stereotipo che le<br />
sale da pranzo dei conventi fossero luoghi di preghiera e di silenziosa<br />
(noiosa) riflessione.<br />
« Allora, entri o hai intenzione di startene qui a perdere tempo? »<br />
Mi voltai e mi trovai di fronte Afrodite e Dario. Si tenevano per mano e<br />
sprizzavano gioia da tutti i pori.<br />
« Ben trovata, Zoey. » Dario mi salutò in modo formale, ma il suo sorriso<br />
dava a quel gesto rispettoso un calore m°lto amichevole.<br />
Prima di ricambiare il sorriso, rivolsi ad Afrodite<br />
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un'occhiata che diceva chiaramente guarda-e-impara-co-me-ci-si-comporta. «<br />
Ben trovato, Dario. Sembrate molto rilassati. Dovete aver trovato un posto<br />
dove dormire ieri sera. » M'interruppi, diedi un'altra occhiata ad<br />
Afrodite, e aggiunsi: « Per dormire o quello che è ».<br />
« Mi hanno assicurato di aver dormito », sottolineò suor Mary Angela<br />
raggiungendoci in corridoio.<br />
Afrodite alzò gli occhi al soffitto rivolta alla suora, ma non disse<br />
niente.<br />
« Dario mi ha spiegato che l'angelo caduto visita i tuoi sogni, e che Stark<br />
sembra in grado d'impedirglielo », disse la suora con la sua solita<br />
schiettezza.<br />
« Cos'è che ha fatto Stark? » Heath mi diede un gigantesco abbraccio,<br />
stampandomi un bacio sulle labbra. « Per caso devo prenderlo a calci nel<br />
sedere? »<br />
« Tanto non ci riusciresti », intervenne Stark, uscendo dalla sala da<br />
pranzo per unirsi al nostro gruppetto.<br />
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