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06 - <strong>tempted</strong><br />
«Io non sono il suo fidanzato!» ruggì Stark. «Sono il suo Guerriero. Ho<br />
giurato di proteggerla e questo va ben al di là di una semplice cotta o<br />
della gelosia! »<br />
Afrodite lo fissò e per una volta parve non sapere cosa dire.<br />
Cercai di sembrare più convinta di quanto non fossi in realtà. « Stark, era<br />
soltanto un sogno. Non importa quante volte Kalona s'insinua nei miei<br />
sogni, il risultato sarà comunque lo stesso: io non cederò. »<br />
« Sarà bene che sia davvero così, altrimenti tutti noi ci ritroveremo nella<br />
merda fino al collo », disse Afrodite.<br />
« Di cosa sta parlando? »<br />
« Ha avuto un'altra visione, tutto qui », spiegai a Stark.<br />
« Tutto qui? Wow, tu sì che sai come farmi sentire apprezzata!» Afrodite<br />
diede una lunga occhiata a Stark. « Senti, Ragazzo delle Frecce, se dormi<br />
con Zoey, Kalona starà alla larga dai suoi sogni? »<br />
« Dovrebbe », replicò Stark.<br />
« Allora devi dormire con lei e, dato che non mi sembra proprio il caso di<br />
fare le cose a tre, io me ne vado. »<br />
« E dove vorresti andare? » chiesi.<br />
« Da Dario, e no, non me ne frega niente se la cosa darà fastidio alle<br />
pinguine. Ho un mal di testa tremendo, perciò dormirò e basta, ma ho tutte<br />
le intenzioni di farlo assieme al mio vampiro. Fine della discussione. »<br />
Afrodite afferrò vestiti e borsetta.<br />
Pensai volesse andare in bagno a cambiarsi prima di raggiungere Dario, il<br />
che mi fece venire in mente che an-<br />
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ch'io me ne stavo lì davanti a Stark con addosso una camicia da notte da<br />
nonnetta. Mi sedetti sul letto e sospirai. Tutto sommato, lui mi aveva<br />
vista completamente nuda, cosa molto più imbarazzante di un orribile<br />
camicione informe. Mi crollarono le spalle. Dea, per essere una ragazza con<br />
una tripletta di fidanzati, ero proprio impedita sul versante<br />
ooh-guarda-quanto-sono-sexy.<br />
Prima che Afrodite raggiungesse la porta, le dissi: « Ti prego, non<br />
raccontare a nessuno della tua visione finché non avrò avuto il tempo di<br />
rifletterci un po' su ». Poi mi affrettai a correggere il tiro: « Cioè, se<br />
vuoi puoi parlarne con Dario, ma solo con lui. Okay? »<br />
«Capito. Vuoi evitare un attacco isterico multiplo. Tranquilla, neanche a<br />
me va tanto di sorbirmi gli strilletti del branco di sfigati. Cerca di<br />
dormire, Zoey. Ci vediamo al tramonto. » Salutò Stark con la mano e si<br />
richiuse la porta alle spalle.<br />
Lui raggiunse il mio letto e si lasciò cadere accanto a me; ora che il suo<br />
livello di adrenalina era sceso, si concesse di trasalire un po' per il<br />
dolore. Posò arco e freccia sul comodino e mi fece un sorriso mesto. «<br />
Allora, direi che non ho bisogno di questi. » « Tu che ne pensi? »<br />
« Che ho le mani libere », replicò col suo sorrisetto strafottente. « Zy,<br />
perché non vieni qui? »<br />
« Aspetta un attimo. » Raggiunsi in fretta la finestra; volevo guadagnare<br />
tempo: come potevo passare così facilmente da un ragazzo all'altro? « Non<br />
posso certo riposare, se prima non mi assicuro che tu non corra il rischio<br />
d'incenerirti », farfugliai. Mentre tiravo i tendoni, cedetti alla<br />
tentazione di sbirciare fuori: era una giornata davvero buia. Il mondo era<br />
grigio e silenzioso, completamente ricoperto di ghiaccio. Una landa<br />
desolata. Era come se<br />
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fuori dell'abbazia la vita si fosse congelata. « Be', immagino che questo<br />
spieghi come sei riuscito ad arrivare qui senza friggere come una patatina.<br />
Non c'è sole oggi. » Continuai a guardare dalla finestra, incantata da quel<br />
mondo di ghiaccio.<br />
« Sapevo di non correre rischi. Sentivo che il sole era sorto, ma i raggi<br />
non riescono a superare la barriera di nuvole. Zy, vuoi venire qui, per<br />
favore? La testa mi dice che stai bene, ma sono ancora un po' in ansia. »<br />
Mi voltai, stupita dal suo tono serio. Lasciai la finestra e gli presi la<br />
mano, sedendomi sul bordo del letto. «Stark, io sto bene, molto meglio di<br />
come staresti tu in questo momento se oggi ci fosse il sole. »<br />
« Quando ho percepito la tua paura, sono dovuto venire. Anche a costo della<br />
vita. Fa parte del Giuramento che ti ho fatto. » « Sul serio? »<br />
Annuì, sorrise e mi baciò la mano. «Sul serio. Tu sei la mia signora e la<br />
mia Somma Sacerdotessa. Ti proteggerò sempre. »<br />
Gli sfiorai il viso e non riuscii a staccare lo sguardo da lui, per qualche<br />
ragione che di colpo mi fece scoppiare a piangere.<br />
« Ehi, no, non fare così. Non piangere. » Mi asciugò le lacrime. « Dai,<br />
vieni qui. »<br />
Senza dire una parola, gli scivolai accanto, facendo attenzione a non<br />
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