6-tempted - only fantasy

06 - tempted
Zoey te lo abbia lasciato fare! Pensavo ti avrebbe aggiunto alla sua
collezione privata. »
A quel punto ne avevo avuto abbastanza. « Va' all'inferno, Erik! »
strillai.
« Zoey! » mi rimproverò suor Mary Angela.
«Scusi», mormorai.
« Non ti scusare. 'Inferno' non è una parolaccia. È un posto. E c'è gente
che dovrebbe proprio andarci. » Afrodite lanciò un'occhiataccia a Stevie
Rae.
« Come? Non volevi che tutti sapessero di te e Dario? » chiese Stevie Rae
con aria innocente.
« Sono fatti miei », replicò Afrodite.
Kramisha annuì. « Esattamente come dicevo io. Non è giusto mettere in
piazza i fatti personali. » Puntò gli occhi su Stevie Rae. « Tesoro, lo so
che sei la nostra Somma Sacerdotessa e tutto il resto, quindi non intendo
mancarti di rispetto, ma penso che tua mamma ti abbia insegnato a
comportarti meglio di così. »
Stevie Rae sembrò mortificata. « Hai ragione, Kramisha. Ma non pensavo che
fosse un segreto. Voglio dire, prima o poi lo avrebbero saputo tutti
comunque. » Mi sorrise e si strinse nelle spalle. « Un Giuramento di
Guerriero non è esattamente una cosa che si può nascondere. » Si rivolse ad
Afrodite. « Scusami, non volevo farti una carognata. »
« Le tue scuse non m'interessano. Io non sono Zoey. Non ho intenzione di
credere automaticamente a tutto quello che dici. »
« Okay, adesso bastai » gridai.
Parecchi novizi sobbalzarono, colpiti dalla rabbia che trasudava dalle mie
parole.
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« Questo vale per tutti: non possiamo combattere un male così grande che
potrebbe distruggere il mondo se continuiamo a bisticciare tra noi! Stevie
Rae e Afrodite, superate il fatto che avete un Imprinting e smettetela di
mettervi in imbarazzo a vicenda. » Afrodite sembrò dispiaciuta e Stevie Rae
era addirittura sconvolta, ma continuai: « Stevie Rae, non mi nascondere
più cose importanti, anche se pensi di avere un buon motivo per farlo ».
Guardai dritto in faccia Erik, che si era voltato sulla sedia per fissarmi
incredulo. « Quanto a te... il fatto che tu sia incavolato nero perché ti
ho piantato è l'ultimo dei nostri problemi. »
Stark ridacchiò.
« Non credere di cavartela così, tu! »
Lui sollevò le mani in segno di resa. « Ridevo solo perché Erik il Grande è
stato rimesso al suo posto. »
« Cosa davvero pessima da parte tua, dato che sai benissimo quanto tutta la
questione tra te, Erik e Heath mi faccia soffrire », ribattei.
Il sorriso strafottente di Stark scomparve.
« Dario, pensi di poter guidare l'Hummer fino alla Casa della Notte anche
se fuori c'è un delirio di ghiaccio? »
« Senz'altro », rispose il Guerriero.
« Chi sa cavalcare bene? »
Numerose mani si alzarono di botto, neanche fossi stata una maestra
cattiva.
« Shaunee, tu ed Erin potete riprendere il cavallo con cui siete arrivate.
» Mi guardai intorno osservando i ragazzi che tenevano ancora sollevata la
mano. «Johnny
tu e Kramisha potete montare assieme l'altra giumenta?»
«Sì, certo », replicò lui.
« Stark, tu puoi stare dietro di me su Persefone », sen-
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tenziai senza nemmeno guardarlo. «Damien, Jack, Heath, Afrodite,
Shannoncompton, Venere e... » Fissai la brunetta novizia rossa di cui
proprio non riuscivo a ricordare il nome.
« Sophie », mi aiutò Stevie Rae con un po' di esitazione, tipo avesse paura
che le staccassi la testa.
«E Sophie, voi andrete assieme a Dario con l'Hum-mer. » Guardai Stevie Rae.
« Tu puoi fare in modo che gli altri novizi rossi ed Erik raggiungano la
Casa della Notte sani e salvi? »
« Se è quello che vuoi, lo farò », replicò pronta. « Bene. Allora finiamo
la colazione e poi torniamo a casa. » Mi alzai e inclusi tutte le suore in
una lunga occhiata. « Ho apprezzato il vostro aiuto più di quanto non sarò
mai in grado di dire. Finché vivrò, le suore benedettine avranno per amica
una Somma Sacerdotessa. » Quindi mi voltai per andarmene.
Stark stava per alzarsi, ma scossi la testa. « Vado a salutare la nonna. Da
sola. »
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