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6-tempted - only fantasy

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06 - <strong>tempted</strong><br />

« Poi va meglio. E peggio. »<br />

« Grazie. Forse. » Stark sospirò. Anche se Zoey lo faceva diventare matto,<br />

sapeva di non poterla abbandonare. Era il suo Guerriero. Il suo posto, per<br />

quanto difficile potesse essere, era al suo fianco.<br />

L'altro rise. « La suite che cerchi è nell'ala nord. Gira qui a sinistra e<br />

prendi la prima scala sulla destra. Primo piano, tutte le camere sono state<br />

riservate al vostro gruppo. »<br />

« Grazie ancora. » Stark seguì le indicazioni del Guerriero. Aveva una<br />

strana sensazione di prurito alla nuca<br />

che detestava. Significava che qualcosa non andava, e quindi era un momento<br />

idiota per incazzarsi con Zoey.<br />

Solo che era così difficile. Lei provava attrazione per Kalona! Ma perché<br />

diavolo non riusciva a vedere che quello era cattivo e basta? In lui non<br />

restava niente da salvare, e probabilmente non c'era mai stato niente che<br />

valesse la pena di salvare.<br />

Stark doveva riuscire a convincerla. E per farlo doveva smettere di<br />

lasciare che i suoi sentimenti per lei gli incasinassero la testa. Zoey era<br />

una ragazza intelligente. Le doveva parlare. Con calma. Lo avrebbe<br />

ascoltato. Fin dalla prima volta in cui si erano incontrati, prima che tra<br />

loro ci fosse qualcosa, lei lo aveva ascoltato. Sapeva di poter fare in<br />

modo che lo ascoltasse ancora.<br />

Stark salì la scala tre gradini alla volta. La prima porta a sinistra era<br />

socchiusa, e nella stanza elegante vide un paio di quei divanetti troppo<br />

piccoli e delle poltroncine scomode, tutti rivestiti di oro e crema. Cosa<br />

pensavano, che non si sarebbero sporcati? Bah! Udì un mormorio di voci e<br />

stava per entrare, quando le emozioni di Zoey lo colpirono come un'ondata<br />

di marea.<br />

Paura! Rabbia! Confusione!<br />

Le sensazioni di Zoey erano troppo incasinate perché lui riuscisse a capire<br />

meglio ciò che le stava succedendo.<br />

« Stark? Cosa c'è? » Davanti a lui si era materializzato Dario.<br />

« Zoey... è nei guai! » E poi barcollò. Sarebbe caduto se Dario non lo<br />

avesse afferrato.<br />

« Controllati! Lei dov'è? » Dario lo aveva preso per le spalle e lo<br />

scuoteva.<br />

Stark alzò lo sguardo e vide le facce preoccupate degli amici di Zoey che<br />

lo fissavano. Scosse la testa, cercando<br />

di pensare nonostante il terrore che gli attanagliava la mente. «Non<br />

riesco... io sono...»<br />

« Devi! Non cercare di pensare. Lascia che sia l'istinto a parlare. Un<br />

Guerriero è sempre in grado di trovare la sua signora. Sempre. »<br />

Anche se stava tremando, Stark annuì, si voltò, e poi disse un'unica<br />

parola: « Zoey! » Quel nome sembrò aleggiare nell'aria; lui si concentrò su<br />

di esso invece che sul caos che aveva in testa. Pensò soltanto: Zoey<br />

Redbird, mia signora.<br />

E, come se le sue parole fossero diventate una fune, iniziarono a tirarlo<br />

in una direzione ben precisa.<br />

E Stark mise a correre.<br />

Si accorse a malapena che Dario e gli altri lo stavano seguendo, come vide<br />

solo di sfuggita l'espressione stupita del Guerriero all'ingresso con cui<br />

aveva appena parlato. Ignorò tutti. Pensava solo a Zoey e lasciò che la<br />

forza del suo Giuramento lo portasse da lei.<br />

Gli sembrava di volare. Non ricordava di aver percorso un vialetto di<br />

fianco al labirinto, ma in seguito gli sarebbe tornato in mente lo<br />

scricchiolio dei sassi sotto i piedi mentre distaccava perfino Dario, nella<br />

velocità frenetica data dal legame di Guerriero.<br />

E nonostante tutto sarebbe arrivato troppo tardi.<br />

Anche fosse vissuto cinquecento anni, Stark non avrebbe mai dimenticato<br />

quello che vide sbucando all'ingresso del labirinto. Quell'immagine gli<br />

sarebbe bruciata nell'anima per sempre.<br />

Kalona e Heath erano davanti a lui, accanto al muro di cinta che proteggeva<br />

l'isola da sguardi umani.<br />

Zoey era a pochi metri di distanza, e stava correndo. Stark la vide<br />

sollevare le mani e ordinare: « Spirito, vieni a me! »<br />

Nello stesso istante, anche Kalona sollevò le mani, afferrando il viso di<br />

Heath, come se avesse voluto fargli una carezza. Poi, con un unico<br />

movimento inarrestabile, l'immortale ruotò la testa del ragazzo,<br />

spezzandogli il collo di netto e uccidendolo sul colpo.<br />

Con una voce strappata a forza dal cuore, e talmente piena di dolore che<br />

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