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06 - <strong>tempted</strong><br />
casino della faccenda Kalona-Nefe-ret, tutto questo ghiaccio è una vera<br />
figata. È come se fossimo stati trasportati in una strana terra magica in<br />
cui l'inverno dura tutto l'anno. Un posto dove la Strega Bianca potrebbe<br />
vivere sul serio. »<br />
« Oooh, Il leone, la strega e l'armadio! È davvero un bel film. »<br />
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Si schiarì la voce. « Non l'ho visto. » « Non lo hai visto? » Sgranai gli<br />
occhi e mi voltai quanto bastava per guardarlo in faccia. « Hai letto il<br />
libro? » « I libri. C.S. Lewis ha scritto più di un libro su Narnia. » «Tu<br />
leggi?» « Certo. »<br />
« Oh! » commentai, sentendomi ottusa (come avrebbe detto mia nonna).<br />
« Che c'è di male? Leggere è bello », replicò sulla difensiva.<br />
«Lo so! È una figata che tu legga. Anzi, a dirla tutta, è molto sexy che tu<br />
legga. » Ed era vero. Adoravo i ragazzi carini che dimostravano anche di<br />
avere un cervello.<br />
«Sul serio? Allora senz'altro t'interesserà sapere che ho appena finito II<br />
buio oltre la siepe. »<br />
Sorrisi e gli diedi una gomitata. « Quello l'hanno letto tutti. »<br />
« Io l'ho letto cinque volte. » « Naah! »<br />
« Eccome. Posso perfino citarne dei pezzi. » « Tutte scempiate. »<br />
E allora Stark, il mio Guerriero grande, grosso e cattivo, alzò la voce, si<br />
lanciò in una pronuncia strascicata da bambina del Sud e disse: « Zio Jack?<br />
Che cos'è una sgualdrina? »<br />
« Non credo proprio che sia la citazione più significativa del libro »,<br />
commentai, ma risi comunque.<br />
« Okay, senti qui: Ancora non è nata quella baldracca spor-ca d una maestra<br />
che mi fa far qualcosa a me! Questa è senza dubbio la mia preferita. »<br />
«James Stark, hai proprio una mente contorta. » Sorridevo e mi sentivo al<br />
caldo e felice quando svoltammo nel Ungo viale che portava alla Casa della<br />
Notte. E stavo<br />
198<br />
giusto pensando che sembrava magica, tutta illuminata e accogliente, quando<br />
mi accorsi che c'era molta più luce del solito. E che quella luce non<br />
veniva dagli edifici della scuola, ma proveniva dal parco, da un punto non<br />
lontano dal tempio di Nyx.<br />
Stark s'irrigidì di colpo.<br />
« Cosa c'è? » chiesi.<br />
« Ferma i cavalli », ordinò.<br />
« Ooooh! » Tirai le briglie, e subito Shaunee e Johnny B m'imitarono.<br />
« Che cosa sta succedendo? » domandai ancora.<br />
« Tieni gli occhi aperti. Sta' pronta a tornare all'abbazia. Se ti dico di<br />
andare, vai, e in fretta anche. Senza aspettarmi! » Stark smontò da<br />
Persefone e iniziò a correre verso l'Hummer.<br />
Mi voltai e vidi che Dario stava già uscendo dal veicolo, mentre Heath<br />
prendeva posto al volante. I due Guerrieri scambiarono qualche parola, poi<br />
Dario chiamò Erik, Stevie Rae e tutti i novizi maschi. Stavo per<br />
raggiungerli anch'io, quando Stark tornò da me.<br />
« Allora, cosa c'è? » domandai.<br />
« Nel parco della scuola c'è qualcosa che brucia. »<br />
« Sai di cosa si tratta? » chiesi a Shaunee.<br />
«No, ma sembra sacro», rispose lei, aggrottando la fronte per concentrarsi<br />
meglio sul suo elemento.<br />
Sacro? Ma che diavolo voleva dire?<br />
Stark afferrò le briglie di Persefone per richiamare la mia attenzione. «<br />
Guarda sotto gli alberi. »<br />
Mi voltai verso la fila di peri da fiore che fiancheggiava la stradina che<br />
portava alla Casa della Notte. C'era qualcosa sotto... sagome<br />
accartocciate. Lo stomaco mi si rivoltò quando capii cosa stavo guardando.<br />
« Raven Mocker. »<br />
« Sono morti, tesoro », mi rassicurò Kramisha.<br />
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«Dobbiamo controllare. Dobbiamo esserne sicuri», disse Stevie Rae.<br />
« Subito. » Dario s'infilò le mani in tasca per tirare fuori due coltelli.<br />
« Stark, tu resta con Zoey. » Quindi si diresse verso gli alberi, seguito<br />
da Erik e da Stevie Rae.<br />
Non ci misero molto.<br />
« Sono tutti morti », gridò Dario dopo averli controllati uno a uno.<br />
Quando il gruppo si riunì, non potei non notare quanto fosse pallida Stevie<br />
Rae. « Ti senti bene? » le chiesi.<br />
Lei mi fissò, sbigottita. « Sì, sì. È solo... » La sua voce si spense e lo<br />
sguardo tornò ai raccapriccianti fagotti sotto gli alberi.<br />
« È che puzzano, tesoro », intervenne Kramisha.<br />
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