6-tempted - only fantasy

06 - tempted
chiarore. Era seduto accanto a lei e aveva un aspetto orribile, tutto
insanguinato e ammaccato. La fasciatura che lei gli aveva fatto sull'ala si
era disfatta.
Non appena la vista del Raven Mocker si schiarì, quegli occhi umani venati
di rosso si fissarono in quelli della vampira.
« La tua ala è di nuovo un disastro », gli disse lei.
Lui grugnì, e Stevie Rae immaginò fosse il suo modo da maschio per dirsi
d'accordo con lei.
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« È meglio se te la risistemo. »
Fece per alzarsi, ma lui sollevò la mano per fermarla. « Non ti dovresti
muovere. Dovresti riposarti a contatto con la terra e recuperare le forze.
»
« No, sto bene. Non sono al cento per cento ma va molto, molto meglio. »
Esitò un attimo, poi aggiunse: « Non te ne accorgi? »
« Perché dovrei... » La frase del Raven Mocker s'interruppe di colpo e
Stevie Rae lo vide sgranare gli occhi. Aveva capito. « Ma com'è possibile?
» chiese.
« Non lo so. » Lei si alzò e cominciò a togliergli di dosso le bende. « Non
pensavo potesse succedere. E invece, be', eccoci qui. Con quello. »
« Un Imprinting », sentenziò lui. « Tra noi. »
Poi restarono entrambi in silenzio. « Okay, adesso ti rimetto a posto
l'ala. Ti farò ancora male. Mi dispiace. E ovviamente stavolta farà male
pure a me », disse Stevie Rae dopo aver districato le bende. « Davvero? »
« Sì, be', un po' lo so come funziona 'sta storia dell'Imprinting, visto
che per un periodo ce l'ho avuto con un'umana. Sapeva un sacco di cose su
di me. Adesso che ho l'Imprinting con te, mi sembra logico che io sappia
delle cose su di te, incluso quando hai un male atroce. » « Hai ancora
l'Imprinting con lei? » Stevie Rae scosse la testa. « No, è sparito, il
che, sono certa, la farà andare in brodo di giuggiole. » « Brodo di
giuggiole? »
« È solo un modo di dire che usa la mia mamma e significa che sarà molto
felice di non avere più un Imprinting con me. »
« E tu? Sei felice anche tu? »
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Stevie Rae lo guardò negli occhi e rispose con sincerità: «Sono confusa
all'ennesima potenza riguardo a noi due, ma non mi dispiace di non avere
più l'Imprinting con Afrodite. Adesso, sta' fermo e lasciami finire qui ».
Rephaim rimase assolutamente immobile mentre Stevie Rae gli risistemava
l'ala. Fu lei a restare senza fiato e a esprimere dolore. Ed era lei a
essere pallida e scossa, alla fine. « Cavolaccio schifoso, le ali fanno un
male pazzesco! »
Rephaim la fissava scuotendo la testa. « L'hai provato, vero? »
« Purtroppo sì. E stato quasi peggio che stare per morire. » Incrociò il
suo sguardo. « Secondo te tornerà a posto? »
« Guarirà. »
« Ma? » Sapeva che mancava quella parolina alla fine della frase del Raven
Mocker.
« Ma non credo che potrò più volare. » « E terribile, vero? » « Sì. »
« Magari guarirà meglio di quanto pensi. Se torni con me alla Casa della
Notte, potrei... »
« No. » Rephaim non aveva alzato la voce, ma il suo tono non ammetteva
repliche.
Stevie Rae ritentò. « E quello che a un certo punto pensavo anch'io, ma ci
sono tornata e mi hanno accettata. Be', alcuni di loro, almeno. »
« Per me non sarebbe lo stesso, e lo sai. » Stevie Rae abbassò gli occhi. «
Hai ucciso la professoressa Anastasia. Era proprio una bella persona. Suo
marito, Dragone, è perso senza di lei. »
« Ho fatto quello che dovevo per aiutare mio padre. » « E lui ti ha
abbandonato. »
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« Io l'ho deluso. » « Ma se sei quasi morto! » « Lui è sempre mio padre »,
disse pacato. «Rephaim, a proposito di questo Imprinting... ti fa provare
qualcosa o sono stata solo io a cambiare? » « Cambiare? »
« Sì. Prima non potevo sentire il tuo dolore, adesso invece sì. Non so cosa
pensi, ma percepisco delle cose su di te, tipo che credo saprei dove ti
trovi e cosa ti succede anche se tu fossi molto lontano da me. È strano. È
diverso da quello che avevo con Afrodite, ma senza dubbio c'è. Tu senti
qualcosa di diverso? »
Esitò parecchio prima di risponderle. Sembrava molto confuso. « Mi sento
protettivo nei tuoi confronti. »
Stevie Rae sorrise. « Di certo mi hai protetta evitando che morissi là
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