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Bilancio sociale 2006

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Fig. 72 - Utenti anziani per gruppo di prestazione - <strong>2006</strong><br />

n. utenti con<br />

prestazioni a<br />

domicilio<br />

n. utenti con pasti a<br />

domicilio<br />

n.utenti con<br />

prestazioni presso il<br />

Centro anziani<br />

Don Bosco 166 106 761<br />

Centro Piani Rencio 80 53 530<br />

Oltrisarco Aslago 83 tt53 446<br />

Europa Novacella 93 89 470<br />

Gries S.Quirino 151 135 636<br />

Totale 573 463 2.843<br />

Per quanto concerne le prestazioni relative all’assistenza presso il domicilio dell’utente<br />

esse sono prevalentemente quelle relative all’igiene della persona (65,9%) e all’aiuto<br />

domestico (24,3%) e, per il rimanente 9,8% all’accompagnamento, ad attività varie,<br />

ad attività socio - geriatriche ecc. per le quali il personale in servizio durante l’anno<br />

<strong>2006</strong> ha erogato complessivamente 39.529 ore di assistenza. A domicilio sono stati<br />

consegnati 3.322 pasti.<br />

Presso i centri diurni invece la prestazione maggiormente erogata è quella di pedicure<br />

(10.948 pedicure) e di bagno/doccia assistito (688 bagni).<br />

“<br />

Perché è importate riuscire<br />

a far vivere l’anziano<br />

il più possibile a casa<br />

propria? È sufficiente<br />

il servizio di assistenza<br />

domiciliare perché ciò<br />

avvenga?<br />

Durante il <strong>2006</strong> il centro diurno di via Catinaccio nel quartiere Centro Piani Rencio avrebbe<br />

dovuto trasferito in via Vintler 4, nello stabile che ospita anche gli alloggi per anziani.<br />

L’obiettivo non è stato raggiunto perché i lavori strutturali e le procedure per l’arredamento<br />

hanno richiesto più tempo e pertanto l’apertura slitta al 2007.<br />

”<br />

“Far vivere l’anziano il più a lungo possibile a casa propria è importante<br />

innanzitutto per soddisfare uno dei principali desideri di questa<br />

popolazione, espresso il più delle volte anche dai parenti. È però<br />

indispensabile valutare lo stato di autosuffi cienza psicomotoria della<br />

persona per dare la risposta più adeguata al reale stato di bisogno<br />

rilevato. Il ventaglio di possibilità è ampio: servizio domiciliare, appunto,<br />

centri diurni, centri di assistenza diurna, ammissioni temporanee in<br />

strutture residenziali,soggiorni estivi, residenze assistite (case di riposo<br />

e centri di degenza). In secondo luogo il servizio di aiuto domiciliare<br />

consente un’ottimizzazione della spesa, considerato che il ricovero in<br />

struttura ha costi alquanto elevati. Il SAD contribuisce alla permanenza<br />

dell’utenza in misura considerevole in sinergia con altre risorse formali<br />

ed informali del territorio: in primo luogo. Particolarmente importante<br />

in tal senso è la collaborazione con il Servizio Infermieristico dell’ASL<br />

Territorio, presente anch’esso nei vari distretti. Un’ulteriore risposta è<br />

costituita dalle assistenti domiciliari private, meglio conosciute come<br />

badanti, dai volontari e dalla rete familiare e parentale dell’assistito. Nei<br />

confronti di tali persone che intervengono nell’assistenza domiciliare<br />

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