29.11.2014 Views

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Inclusione <strong>sociale</strong> 2.8<br />

Sempre più frequentemente, nella vita di un nucleo familiare, può insorgere una situazione<br />

improvvisa che può incidere negativamente sulle condizioni educative, di vita di una<br />

persona.<br />

Spesso è il naturale evolversi della vita quotidiana che genera situazioni di disagio, anche<br />

lieve, ma comunque potenzialmente pericoloso, quando non è avvertito o non è seguito<br />

con metodo e professionalità. Nell’attuale società occidentale l´essere “marginato” riguarda<br />

un numero sempre maggiore di persone, uomini, donne, minori, adulti, persone sane o<br />

ammalate.<br />

Si pensi alle volte in cui i minori sono lasciati soli per molte ore al giorno, in casa o per strada,<br />

da genitori troppo impegnati nel loro lavoro; ai momenti in cui diffi coltà anche non gravi,<br />

interne alla coppia, infl uiscono sui fi gli, condizionandone la serenità e la sicurezza affettiva; ai<br />

casi di carente integrazione di bambini che provengono da altre realtà nazionali o straniere;<br />

a minori appartenenti a nuclei coinvolti dai problemi della dipendenza. Vi sono poi situazioni<br />

di crisi più nella vita degli adulti, come ad esempio confl itti in famiglia che possono portare<br />

alla distruzione dei legami familiari, la rottura dei rapporti sociali, la perdita del lavoro, la<br />

perdita della salute, debolezze e dipendenze, diffi coltà oggettive di sopravvivenza, guerre,<br />

persecuzioni. Questi sono tutti elementi che portano le persone ad uscire dal gruppo <strong>sociale</strong>,<br />

ad essere emarginate o ad emarginarsi, a fuggire dal proprio paese: persone che un tempo<br />

erano parte della società diventano così individui anonimi, soli, danno fastidio, sono inutili,<br />

hanno bisogno di aiuto, di cibo, di casa, di rifugio.<br />

Tutte queste circostanze, fortunatamente, non sono sempre destinate a cronicizzarsi<br />

o a deteriorarsi progressivamente; alle volte vengono superate sia pure con prevedibili<br />

sofferenze da parte dell’individuo, spesso però sono la condizione duratura e remota sulla<br />

quale si innestano, poi, occasionali episodi scatenanti che fanno divenire il disagio medio<br />

-lieve, un disagio grave e decisivo nella vita della persona.<br />

Il Piano del settore Inclusione Sociale, la cui elaborazione è terminata, è in fase di<br />

approvazione: esso prevede una serie di interventi a favore di questa fascia di popolazione<br />

nelle sue diverse tipologie, nonché una rete di collaborazione ben strutturata tra i diversi<br />

enti ed associazioni che in qualche modo sono coinvolti nella materia. Il servizio preposto<br />

con funzioni di regia, di coordinamento e di sostegno allo sviluppo del piano medesimo è<br />

il Servizio di Integrazione Sociale (S.I.S.) che dispone di un’equipe di operatori specializzati<br />

nelle diverse branchie dell’area dell’inclusione <strong>sociale</strong>.<br />

Tutte le situazioni di emarginazione <strong>sociale</strong> vengono seguite dal Servizio Integrazione Sociale<br />

(S.I.S.), che è coordinato dal distretto Centro – Piani – Rencio, pur essendo rivolto a tutta<br />

la città. Le altre forme di disagio rimangono invece in capo all’area socio-pedagogica di<br />

ciascun distretto, in base a dove il cittadino abita.<br />

Il S.I.S. segue quindi:<br />

• minori stranieri non accompagnati (vedi capitolo area minori);<br />

• persone e famiglie senza dimora;<br />

• nomadi (Sinti e Rom);<br />

• richiedenti asilo/profughi.<br />

152

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!