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Bilancio sociale 2006

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i Servizi<br />

2.8 Inclusione <strong>sociale</strong><br />

possibilità di avvalersi della rete dei servizi territoriali la mediazione tra i servizi e l’utenza.<br />

L’accoglienza si concretizza in tutta l’attività di orientamento sul territorio delle persone<br />

da poco arrivate a Bolzano (orientamento alle opportunità di lavoro, informazioni sulle<br />

possibilità di accesso ai servizi di accoglienza che operano a livello territoriale, risposte alle<br />

domande dove dormo? dove mangio? dove mi lavo?) e nella gestione dell’Ostello di prima<br />

accoglienza.<br />

Il settore della consulenza si caratterizza principalmente nel fornire al cittadino straniero<br />

le informazioni concernenti i suoi diritti e dover alla luce della normativa sull’ingresso<br />

ed il soggiorno nel territorio dello stato; si passa poi alle consulenze su casi specifi ci e<br />

più complessi e si arriva alla mediazione attiva fra il cittadino straniero e le pubbliche<br />

amministrazioni, svolgendo una sorta di patronato.<br />

Nel corso dell’anno <strong>2006</strong> hanno avuto accesso al servizio ben 2502 persone con un aumento<br />

del 16% circa rispetto alle 2148 del 2005, di queste ben 1547 si sono rivolte al servizio per<br />

la prima volta.<br />

Fig. 93 - Utenti e prestazioni del Centro accoglienza e consulenza immigrati - <strong>2006</strong><br />

n. utenti<br />

assistiti<br />

nell’anno<br />

n. utenti<br />

nuovi<br />

nell’anno<br />

consulenza<br />

(prima accoglienza)<br />

n.richieste<br />

di consulenza<br />

(patronato)<br />

n. richieste<br />

di lavoro<br />

alloggio<br />

altre<br />

richieste<br />

1.547 4.600 555 606 1.112 1.770<br />

STRUTTURE DI ACCOGLIENZA<br />

Tra i servizi offerti alle persone che non hanno una fi ssa dimora, sul territorio cittadino<br />

sono presenti alcune strutture a carattere residenziale. Esse si diversifi cano per il genere di<br />

intervento, la temporaneità, il tipo di progetto di inclusione ecc. e fi no ad oggi sono riuscite<br />

a soddisfare i bisogni primari (alimentazione, alloggio, ascolto) delle persone senza fi ssa<br />

dimora presenti in città. I servizi, la cui gestione è affi data dall’ASSB in convenzione a terzi,<br />

oltre che ad offrire ospitalità svolgono anche funzioni di sostegno ed accompagnamento in<br />

progetti di inserimento socio – lavorativo sulla base di progetti concordati tra gli operatori<br />

(S.I.S. e strutture) e gli utenti medesimi.<br />

CENTRO EMERGENZA FREDDO<br />

E’ un centro per l’accoglienza di persone senza dimora di sesso maschile e femminile a<br />

carattere transitorio per il periodo invernale, situato presso la “Casa Conte Graf Forni” ed<br />

è gestito nel <strong>2006</strong> dalla Società San Vincenzo De Paoli. Nell’anno <strong>2006</strong> la struttura ha<br />

visto 89 ingressi di uomini, 20 dei quali già conosciuti negli anni precedenti. Il 75%<br />

di questi sono cittadini italiani con una riduzione delle persone provenienti dal sud<br />

– Italia ed un aumento di quelle autoctone. Le problematiche espresse dalle persone ospiti<br />

della struttura sono sostanzialmente la ricerca di lavoro e alloggio, la ricerca generica di<br />

accoglienza, problematiche di dipendenza, problematiche relative all’indulto e problematiche<br />

psichiatriche.<br />

Gli operatori della struttura, in collaborazione con gli altri servizi presenti sul territorio si<br />

occupano anche di sostenere le persone in progetti di inserimento socio lavorativo: nel <strong>2006</strong><br />

18 persone hanno trovato lavoro a tempo determinato, altri sono stati impiegati<br />

all’interno della struttura, regolarmente retribuiti, per lavori di manutenzione,<br />

tinteggiatura e di recupero di mobili usati, 10 persone sono state spinte a<br />

sostenere colloqui.<br />

Per quanto riguarda le donne invece ci sono stati 86 ingressi con una diminuzione<br />

rispetto allo scorso anno di 28 unità. Solo 3 persone avevano già usufruito della struttura in<br />

passato. Il 90% delle persone sono provenienti dai paesi dell’ex blocco sovietico e<br />

dalla Polonia; la presenza di donne italiane è molto ridotta, e nel periodo ottobre – dicembre<br />

è stata nulla. La fascia di età prevalente è quella che supera i cinquant’anni (41%). Le donne<br />

2.8<br />

Inclusione <strong>sociale</strong><br />

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