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Prima infanzia 2.3<br />
I servizi socio educativi per la prima infanzia hanno l’obiettivo di supportare la famiglia nel<br />
ruolo genitoriale e sostenerla nelle attività di cura e di educazione dei propri fi gli.<br />
Sul territorio cittadino i servizi alla prima infanzia gestiti dall’ASSB sono costituiti dagli<br />
asili nido: l’asilo nido è un servizio educativo e <strong>sociale</strong> d’interesse collettivo, fatto di spazi,<br />
ritmi, oggetti e persone ed ideato per favorire lo sviluppo armonico del bambino dai 3 ai 36<br />
mesi, integrando, accompagnando e sostenendo la famiglia nella sua funzione e promuovendo<br />
una sua partecipazione attiva alla vita dell’asilo nido.<br />
Accanto agli asili nido altri tipi di servizi per la prima infanzia hanno trovato un riconoscimento<br />
normativo: si tratta delle microstrutture, riconosciute con legge provinciale del 2004 e<br />
disciplinate nella loro operatività con un regolamento di esecuzione. In base alle disposizioni<br />
provinciali tali microstrutture possono essere gestite direttamente dall’ente pubblico o essere<br />
affi date a enti privati accreditati, non aventi fi ne di lucro. La microstruttura è un servizio socio<br />
– educativo destinato ai bambini in età fra 0 e 36 mesi, volto a favorire il benessere e la crescita<br />
armoniosa dei bambini, assicurando nel contempo alla famiglia un adeguato sostegno<br />
nei compiti educativi, al fi ne anche di conciliare al meglio esigenze lavorative e familiari, nel<br />
quadro di un completo sistema di sicurezza <strong>sociale</strong>. A Bolzano queste microstrutture sono<br />
gestite da cooperative sociali.<br />
Tali strutture hanno caratteristiche e funzioni diverse da quelle tipiche degli asili nido dell’Azienda<br />
Servizi Sociali. Gli asili nido gestiti dall’ASSB possiedono una loro particolare impostazione<br />
che valorizza soprattutto la funzione educativa, oltre che <strong>sociale</strong>, del servizio.<br />
Pilastri principali dell’attività sono: il principio di individualità e centralità di ciascun bambino,<br />
la partecipazione attiva delle famiglie, la formazione continua del personale, lo scambio, il<br />
confronto tra tutti i soggetti che all’interno del nido interagiscono. In questo ultimo decennio<br />
si è assistito infatti, oltre che ad una esplicita richiesta da parte delle famiglie di luoghi sicuri<br />
e stimolanti in cui far vivere i propri bambini, anche di un luogo che offrisse occasioni di incontro<br />
con altri genitori, di opportunità per creare reti di amicizie, di confronto per esprimere<br />
i propri dubbi ed elaborare, discutendo con altri genitori o con professionisti esperti, modi<br />
più articolati e soddisfacenti di esercitare il “ mestiere dell’educare”.<br />
Anche l’immagine di “Bambino” e di infanzia ha subito nel tempo una sua trasformazione.<br />
Si pensa oggi al bambino come competente ed attivo protagonista della propria crescita e<br />
delle proprie esperienze.<br />
Al nido quindi il sapere, le competenze delle famiglie incontrano le competenze professionali<br />
degli educatori; educatori preparati e costantemente aggiornati attraverso la formazione<br />
permanente in grado di individuare i bisogni di ogni singolo bambino, accompagnandolo<br />
insieme alla famiglia nei primi anni di vita. Il nido è anche un luogo in cui si sostiene la relazione<br />
tra genitori e bambini, spesso caratterizzata da ansie e dubbi legittimi e ben fondati nella<br />
complessità del tempo che viviamo, dubbi talvolta destabilizzanti. Anche per questo presso i<br />
nidi è presente un consulente pedagogico che dietro appuntamento può dare ai genitori uno<br />
spazio di ascolto, di informazione, di consigli.<br />
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Prima infanzia<br />
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