29.11.2014 Views

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

Bilancio sociale 2006

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

“<br />

Quali sono gli aspetti<br />

educativi - pedagogici<br />

sviluppati dagli educatori<br />

degli asili nido nel rapporto<br />

con i bambini?<br />

”<br />

“Nei primi anni di vita, i bambini strutturano modi e forme di conoscenze,<br />

apprendono a interagire con il mondo fi sico e <strong>sociale</strong> all’interno di un<br />

processo di elaborazione attiva (tratto dal regolamento asili nido) e<br />

sono certamente anni fondamentali.<br />

L’opera dell’educatore al nido è delicata, ma può essere estremamente<br />

importante se il suo scopo non sarà solo quello di curare il bambino in<br />

assenza della madre, di offrirgli un ambiente confortevole, di farlo vivere<br />

con coetanei ma, di favorire un legame valido e strutturante tra genitore<br />

e fi glio. La terminologia ancora spesso in uso ha per lungo tempo<br />

mantenuto una presunta e non giustifi cata separazione tra i diversi<br />

momenti della giornata di un bambino al nido indicando con il termine<br />

attività tutte le situazioni di gioco o di proposte dell’adulto, e, con il<br />

termine routine tutte quelle situazioni (cambio, pasto) che ripetendosi<br />

sempre simili scandiscono regolarmente la giornata del bambino.<br />

Ma è proprio vero che esiste questa distinzione?<br />

Forse è davvero diffi cile e rischioso defi nire cosa è attività e soprattutto<br />

cosa non lo è per un bambino piccolo. Le più importanti attività spesso<br />

sono proprio le cosiddette routine, poiché costituiscono momenti ed<br />

esperienze particolarmente pregnanti e signifi cative per il bambino, per<br />

il coinvolgimento massiccio, per l’intensità di sensazioni e sentimenti<br />

che attivano, per l’intensità e l’empatia di rapporto con l’adulto, per<br />

l’importanza che rivestono rispetto al suo benessere fi sico e quindi<br />

psicologico, per l’importanza che queste esperienze hanno nella<br />

costruzione, identifi cazione di sé.<br />

Pensiamo a quelle situazioni della sua quotidianità quali cambio, sonno<br />

ma anche la separazione e il ricongiungimento con il genitore dove<br />

il bambino “costruisce” attivamente se stesso ed in cui è ampiamente<br />

coinvolto sul piano cognitivo oltre che affettivo e <strong>sociale</strong>.<br />

Pensando alle “attività” come a momenti che offrono esperienze adatte<br />

ad aprire processi di conoscenza e alle routine come a momenti che le<br />

consolidano. Ricostruire questa “ UNICITA’ ” signifi ca dare integrità e<br />

completezza agli interventi degli educatori, superando le ABITUDINI.<br />

Ritengo che l’educatore debba riconoscere e ritrovare concretamente<br />

una continuità di intervento nelle diverse situazioni, riconoscere il”<br />

lavoro” del bambino al nido, il proprio lavoro e il ruolo di adulto che<br />

consente, favorisce, accetta, risponde, rinforza, struttura le modalità di<br />

intervento. Favorire l’instaurarsi di piccole” abitudini “è un delicato e, a<br />

volte, vorrei dire raffi nato compito affi dato agli operatori del nido.<br />

Quello che deve rimanere immutato nel succedersi dei momenti vissuti<br />

al nido è la consapevolezza del contesto complessivo di una giornata ,<br />

in modo coerente con i pensieri dell’educatore.<br />

Il compito principale dell’educatore rimane in ogni momento quello di<br />

osservare, analizzare e valutare le potenzialità delle singole situazioni<br />

il relazione ai bisogni dei singoli bambini, del gruppo e dei genitori per<br />

individuare interventi conseguenti.”<br />

Roberta Passoni, educatrice e coordinatrice asilo nido Via<br />

Parma 10<br />

80

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!