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“<br />
Quali sono gli aspetti<br />
educativi - pedagogici<br />
sviluppati dagli educatori<br />
degli asili nido nel rapporto<br />
con i bambini?<br />
”<br />
“Nei primi anni di vita, i bambini strutturano modi e forme di conoscenze,<br />
apprendono a interagire con il mondo fi sico e <strong>sociale</strong> all’interno di un<br />
processo di elaborazione attiva (tratto dal regolamento asili nido) e<br />
sono certamente anni fondamentali.<br />
L’opera dell’educatore al nido è delicata, ma può essere estremamente<br />
importante se il suo scopo non sarà solo quello di curare il bambino in<br />
assenza della madre, di offrirgli un ambiente confortevole, di farlo vivere<br />
con coetanei ma, di favorire un legame valido e strutturante tra genitore<br />
e fi glio. La terminologia ancora spesso in uso ha per lungo tempo<br />
mantenuto una presunta e non giustifi cata separazione tra i diversi<br />
momenti della giornata di un bambino al nido indicando con il termine<br />
attività tutte le situazioni di gioco o di proposte dell’adulto, e, con il<br />
termine routine tutte quelle situazioni (cambio, pasto) che ripetendosi<br />
sempre simili scandiscono regolarmente la giornata del bambino.<br />
Ma è proprio vero che esiste questa distinzione?<br />
Forse è davvero diffi cile e rischioso defi nire cosa è attività e soprattutto<br />
cosa non lo è per un bambino piccolo. Le più importanti attività spesso<br />
sono proprio le cosiddette routine, poiché costituiscono momenti ed<br />
esperienze particolarmente pregnanti e signifi cative per il bambino, per<br />
il coinvolgimento massiccio, per l’intensità di sensazioni e sentimenti<br />
che attivano, per l’intensità e l’empatia di rapporto con l’adulto, per<br />
l’importanza che rivestono rispetto al suo benessere fi sico e quindi<br />
psicologico, per l’importanza che queste esperienze hanno nella<br />
costruzione, identifi cazione di sé.<br />
Pensiamo a quelle situazioni della sua quotidianità quali cambio, sonno<br />
ma anche la separazione e il ricongiungimento con il genitore dove<br />
il bambino “costruisce” attivamente se stesso ed in cui è ampiamente<br />
coinvolto sul piano cognitivo oltre che affettivo e <strong>sociale</strong>.<br />
Pensando alle “attività” come a momenti che offrono esperienze adatte<br />
ad aprire processi di conoscenza e alle routine come a momenti che le<br />
consolidano. Ricostruire questa “ UNICITA’ ” signifi ca dare integrità e<br />
completezza agli interventi degli educatori, superando le ABITUDINI.<br />
Ritengo che l’educatore debba riconoscere e ritrovare concretamente<br />
una continuità di intervento nelle diverse situazioni, riconoscere il”<br />
lavoro” del bambino al nido, il proprio lavoro e il ruolo di adulto che<br />
consente, favorisce, accetta, risponde, rinforza, struttura le modalità di<br />
intervento. Favorire l’instaurarsi di piccole” abitudini “è un delicato e, a<br />
volte, vorrei dire raffi nato compito affi dato agli operatori del nido.<br />
Quello che deve rimanere immutato nel succedersi dei momenti vissuti<br />
al nido è la consapevolezza del contesto complessivo di una giornata ,<br />
in modo coerente con i pensieri dell’educatore.<br />
Il compito principale dell’educatore rimane in ogni momento quello di<br />
osservare, analizzare e valutare le potenzialità delle singole situazioni<br />
il relazione ai bisogni dei singoli bambini, del gruppo e dei genitori per<br />
individuare interventi conseguenti.”<br />
Roberta Passoni, educatrice e coordinatrice asilo nido Via<br />
Parma 10<br />
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