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i Servizi<br />
2.8 Inclusione <strong>sociale</strong><br />
per cercare lavoro vengono subito scoraggiate dall’attesa e generalmente ripartono dopo<br />
pochi contatti.<br />
CENTRO PROFUGHI IN TRANSITO<br />
Il Centro è situato presso la “Casa Conte Graf Forni”, ed è stato gestito nel <strong>2006</strong> dalla Società<br />
San Vincenzo De Paoli. Presso il centro vengono ospitati profughi (uomini, donne, minori)<br />
che giungono in città e si trovano in diffi coltà economica e <strong>sociale</strong>. Il centro funge da ostello<br />
di prima accoglienza, per queste persone il soggiorno infatti è limitato al tempo necessario<br />
per valutare il possesso dei requisiti per l’ottenimento dello status di rifugiato politico; una<br />
volta accertato questo, le persone vengono di norma trasferite al Centro Profughi di via<br />
Macello, dove l’ospitalità è di durata più lunga. Le persone che hanno usufruito dell’ospitalità<br />
in struttura nell’anno <strong>2006</strong> sono state 89, in particolare 5 famiglie con fi gli, due donne con<br />
bambini, tre donne incinte, due coppie, due minori. Ove possibile è stato sempre intrapreso<br />
un progetto di inserimento lavorativo ed alloggiativo ed il gran numero di inserimenti, la<br />
tipologia variegata delle problematicità espresse, e le diffi coltà contingenti sono state<br />
affrontate in uno spirito di collaborazione e di integrazione progettuale tra i diversi enti e<br />
servizi coinvolti.<br />
CENTRO PROFUGHI<br />
E’ una struttura residenziale situata in via Macello 9 presso la l’ex caserma Gorio, gestita<br />
nel <strong>2006</strong> dall’Associazione Volontarius e attrezzata ad accogliere persone profughe di<br />
sesso maschile e femminile, adulti e minori, senza dimora, in situazione di emergenza<br />
<strong>sociale</strong>. Vengono ammessi i profughi, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato<br />
ed in possesso dei relativi requisiti richiesti. Nel corso dell’anno <strong>2006</strong> il centro ha ospitato<br />
70 persone per un totale di 13.877 giornate di presenza. Considerando che il processo di<br />
riconoscimento è un periodo di attesa molto lungo, che può durare anche oltre un anno,<br />
è importante che il tempo di attesa non diventi un “tempo morto”, in cui l’utente attende<br />
passivamente la risposta della commissione, bensì un “tempo progettuale” durante il quale egli<br />
si formi, diventando soggetto attivo della propria inclusione <strong>sociale</strong>, culturale e professionale.<br />
E’ per questo motivo che gli ospiti vengono invitati a frequentare corsi di alfabetizzazione di<br />
lingua italiana e tedesca, corsi diversi presso enti formativi, che oltre all’apprendimento della<br />
lingua favoriscono momenti di socializzazione e di conoscenza della cultura e del territorio<br />
locale, corsi professionali. I bambini frequentano la scuola e nel pomeriggio è disponibile un<br />
doposcuola oltre a diverse iniziative di animazione ed intrattenimento ludico ricreative.<br />
ALLOGGI DI SECONDO LIVELLO<br />
La società San Vincenzo De Paoli, ha gestito nel <strong>2006</strong> gli alloggi di secondo livello, presso la<br />
struttura denominata “Casa Conte Forni”. Tale servizio è di carattere educativo e residenziale<br />
ed è collegato direttamente al Servizio di Integrazione Sociale per quanto riguarda gli<br />
inserimenti in struttura e per le verifi che periodiche. L’ammissione in struttura richiede<br />
determinati requisiti: la provenienza da struttura di prima accoglienza, l’adesione ad un<br />
progetto educativo individualizzato relativo all’area <strong>sociale</strong> e quella lavorativa, l’inserimento<br />
positivo presso il segretariato <strong>sociale</strong>, la tenuta ed un inserimento soddisfacente in stages<br />
o presso una qualunque azienda. L’obiettivo del servizio è quello di offrire un ambiente<br />
protetto dove si pratica un training abitativo, dove si può contare su un accompagnamento<br />
educativo e sull’apprendimento del saper offrire, con gradualità e costanza, una prestazione<br />
adeguata alla richiesta dell’ambiente lavorativo. La fascia di età più rappresentativa degli<br />
ospiti è quella tra i 50 ed i 64 anni, sia in termini maschili che in quelli femminili. L’equipe ha<br />
dovuto svolgere un lavoro continuo di supporto al fi ne di far accettare il cambiamento e di<br />
spronare le persone all’attivismo soprattutto per alcune persone con sindromi psichiatriche ,<br />
non riconosciute, che hanno sicuramente raggiunto il loro massimo grado di adattamento al<br />
progetto individuale. La scarsità di offerta lavorativa per questo target rende però diffi coltoso<br />
un loro inserimento occupazionale, di conseguenza anche il tentativo di rendere queste<br />
2.8<br />
Inclusione <strong>sociale</strong><br />
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