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la Governance<br />
1.2 La responsabilità <strong>sociale</strong><br />
Nonostante ciò tale situazione va vista con favore, in quanto permette una notevole fl essibilizzazione<br />
del rapporto di lavoro e di conciliare la vita familiare con quella lavorativa nell’ottica<br />
che la maggiore spesa connessa si trasformi in un investimento sulla qualità della vita e sul<br />
benessere del personale dipendente.<br />
Va considerato inoltre che nei servizi sociali risulta particolarmente diffi coltoso sostituire il<br />
personale, poiché lo stesso deve sempre essere in possesso delle richieste specializzazioni<br />
e contemporaneamente degli altri requisiti per l’assunzione, tra cui il patentino di bilinguismo<br />
e la cittadinanza italiana o di altro Stato dell’Unione Europea.<br />
Spesso bisogna ricorrere a modalità diverse dall’assunzione mediante contratto di lavoro,<br />
quale la precettazione con ordinanze del Sindaco, che però comporta permanenze tendenzialmente<br />
per periodi brevi e causa problemi sia al settore operativo che a quello amministrativo<br />
per il forte aumento di pratiche da gestire e per la crescente complessità della normativa<br />
in materia di immigrazione, posto che una parte del personale impiegato con questa modalità<br />
proviene da paesi extraeuropei.<br />
Questo elemento ha infl uenza diretta sui costi economici e sulla gestione in genere, in quanto<br />
anche i periodi di assenza sono in vario modo retribuiti ed inoltre i meccanismi per le sostituzioni<br />
sono organizzativamente complessi con persone nuove da inserire, diverse esigenze<br />
da tenere in considerazione, ecc.<br />
Le precettazioni mediante ordinanze sindacali necessitano di particolare attenzione: si è<br />
costretti a ricorrere a questo istituto - in un contesto di scelta di gestione diretta dei servizi<br />
offerti - per poter disporre di risorse professionalmente qualifi cate. Queste tuttavia non sono<br />
in possesso di tutti i requisiti formali per l’assunzione con un contratto di pubblico impiego.<br />
Il personale precettato, infatti, pur essendo in possesso della qualifi ca di specializzazione<br />
professionale richiesta e potendo quindi garantire qualità tecnica nel servizio, non possiede<br />
in genere l’attestato di bilinguismo e talora anche il requisito della cittadinanza italiana o di<br />
altro Stato dell’Unione Europea. Il dato puntuale al 31.12.<strong>2006</strong> indica 168 persone in regime<br />
di precettazione corrispondenti a 144,5 unità di personale equivalente effettivo.<br />
La responsabilità <strong>sociale</strong> 1.2<br />
Fig. 14 - Personale precettato in Azienda - 2004 - 2005 - <strong>2006</strong><br />
2004 2005 <strong>2006</strong><br />
n. di<br />
operatori<br />
n. di<br />
operatori<br />
equiv.<br />
n. di<br />
operatori<br />
n. di<br />
operatori<br />
equiv.<br />
n. di<br />
operatori<br />
n. di<br />
operatori<br />
equiv.<br />
totale operatori<br />
precettati in<br />
Azienda<br />
di cui operatori<br />
provenienti da paesi<br />
non appartenenti<br />
all’UE<br />
129 109,5 143 121,5 168 144,5<br />
34 0 53 0 70 0<br />
Solo in parte questi precettati sono lavoratori stranieri (79), di cui 70 provenienti da paesi non<br />
appartenenti all’Unione Europea, di cui 35 dal Sudamerica.<br />
13 di questi 168 lavoratori sono assistenti sociali. Per questa fi gura professionale la cui attività<br />
rientra senza dubbio nel core business aziendale sono stati effettuati più concorsi, ma nonostante<br />
le assunzioni in ruolo si tratta di un profi lo molto richiesto anche in altri enti e quindi<br />
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