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la Governance<br />
1.2 La responsabilità <strong>sociale</strong><br />
Inoltre nel secondo semestre del <strong>2006</strong> l’ASSB ha stipulato una convenzione con il Comune<br />
di Parma aderendo così al progetto promosso dal Ministero delle Politiche Sociali “ Minori<br />
stranieri non accompagnati: l’accoglienza che supera i confi ni”, di cui il Comune di Parma<br />
era capofi la. L’adesione dell’ASSB verteva su due misure progettuali: la sperimentazione<br />
della formazione e dell’inserimento socio-occupazionale in Italia e/o Albania e il rimpatrio<br />
assistito dei minori albanesi. Il coinvolgimento dell’ASSB nel progetto mirava a superare le<br />
diffi coltà ad effettuare dei rimpatri assistiti di minori albanesi. Il comune di Parma ha adottato<br />
una strategia interessante e vincente: affi dare i minori stranieri non accompagnati a parenti o<br />
connazionali, al fi ne di evitare il collocamento in comunità ottenendo una notevole riduzione<br />
dei costi e diminuendo il disagio dei minori stessi. Purtroppo nonostante vari tentativi l’AS-<br />
SB non è riuscita a giungere allo stesso risultato perché il Comitato Minori Stranieri chiede<br />
il consenso del minore per l’espatrio, consenso che non viene mai dato. Per questo motivo<br />
la convenzione non è stata rinnovata per il 2007. Anche se non si sono raggiunti i risultati<br />
auspicati, il confronto con un’altra realtà è stato di estrema importanza.<br />
I SINDACATI<br />
In tema di sistema di relazioni sindacali nel corso del <strong>2006</strong> è stato elaborato e realizzato il<br />
nuovo protocollo di intesa tra Organizzazioni Sindacali e ASSB.<br />
Come si evidenzia nel testo protocollare scopo precipuo del documento è quello “di armonizzare<br />
il diritto dei dipendenti ad un continuo miglioramento delle condizioni di lavoro ed allo<br />
sviluppo professionale con l’esigenza di assicurare ed incrementare l’effi cienza e l’effi cacia<br />
dell’azione aziendale a favore della collettività”.<br />
La responsabilità <strong>sociale</strong> 1.2<br />
Il sistema è basato sui seguenti modelli relazionali:<br />
1) contrattazione decentrata;<br />
2) consultazione;<br />
3) reciproca informazione;<br />
4) conciliazione.<br />
Una particolare attenzione - soprattutto nell’ambito della reciproca informazione sia preventiva<br />
che successiva - viene posta anche nei confronti dei lavoratori con rapporto di lavoro<br />
con enti terzi (cooperative, organizzazioni di volontariato, società profi t ecc) ma operanti nelle<br />
strutture aziendali in forza di contratti di appalto o convenzioni, che vengano a trovarsi in<br />
situazione di diffi coltà o disagio a causa di palesi violazioni contrattuali.<br />
In un prossimo futuro con le Organizzazioni Sindacali (tanto di categoria che le federazioni)<br />
è peraltro necessaria una azione - che risulti il più possibile comune - in direzione di una<br />
condivisione di responsabilità rispetto a talune scelte strategiche in materia di personale e<br />
non solo.<br />
Questo anche nell’ottica del superamento di talune specifi che tematiche di discussione (e qui<br />
non ci si riferisce certo alla gran parte delle, fi siologiche, vertenze individuali) in grado - se<br />
non intese in una dimensione di sistema e di corresponsabilità - di creare ed acuire diffi coltà<br />
di relazione.<br />
In questo senso l’ASSB da parte del Sindacato si attende e si auspica una azione maggiormente<br />
tesa alla concreta formulazione di proposte di sviluppo aziendale a tutto vantaggio sia<br />
dei lavoratori che della collettività cittadina.<br />
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