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Il passaggio generazionale nelle imprese turistico-ricettive ... - ASAT

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A capacità imprenditoriali innovative, necessarie nella fase di avvio, ad esempio, seguonocapacità manageriali di tipo analitico in grado di pianificare lo sviluppo. Capacità innovative e dicambiamento diventano critiche nella fase di declino.La fase iniziale del ciclo di vita imprenditoriale ruota attorno alle doti personali di unimprenditore/fondatore carismatico. Si tratta prevalentemente di tratti non modificabili: lapropensione al rischio, la creatività, l’orientamento all’innovazione.Le esperienze delle <strong>imprese</strong> familiari dimostrano che in molti casi gli imprenditori hannosaputo far convivere due anime tra loro apparentemente contrastanti: quella di audaci visionari equella di puntigliosi amministratori aziendali. Nelle fasi di sviluppo e maturità del ciclo di vitaimprenditoriale, la struttura d’impresa e l’equilibrio tra mercato ed organizzazione diventano unostrumento importante per dare ordine alle idee e alle motivazioni dell’imprenditore.Alla fase di maturità succede il momento della svolta: da esso prende il via l’ulterioresviluppo o il declino dell’impresa familiare. Lo sviluppo può consistere in una crescitadimensionale dell’impresa, ma anche soltanto di un processo di tipo qualitativo focalizzatosull’evoluzione dei rapporti fra impresa ed ambiente, per un maggior adattamento all’ambientesenza per questo aumentare le dimensioni. L’impresa però non vedrà tale sviluppo e sarà destinataad un più o meno rapido declino se alla sua direzione non subentra un “successore-riorganizzatore”;egli dovrà unire uno spiccato talento imprenditoriale alle capacità manageriali e di gestionenecessarie per guidare il rilancio dell’impresa.La definizione di un ciclo di vita dell’impresa ha come limite l’intrinseca concezioneuniversalistica che invece può trovare smentita in moltissimi casi di <strong>imprese</strong> che, anche se disuccesso, non si sviluppano, non crescono, oppure che anche se si sviluppano non cresconodimensionalmente, oppure anche se crescono dimensionalmente sono fondate su formuleimprenditoriali sufficientemente mature tali da non richiedere nello sviluppo dell’azienda unadeguamento delle capacità imprenditoriali. Quest’ultimo potrebbe essere il caso di un’aziendasorta fin dall’inizio su competenze precedentemente identificate come tipiche di un “innovatore –adattatore”.Al modello di Kroeger possono dunque essere mosse una serie di osservazioni:- il ciclo di vita dell’impresa può stazionare o interrompersi in certe fasi senza che stazioni o che siinterrompa la vita dell’impresa, come nei casi di sviluppo tramite collaborazioni interaziendali;- la coerenza necessaria tra ciclo di vita dell’impresa e capacità imprenditoriali è smentita nel casoin cui ad esempio, anche se si sviluppa l’impresa secondo le fasi stabilite dal modello, questosviluppo non richiede un’evoluzione delle capacità imprenditoriali perché le caratteristiche su cui sibasa lo sviluppo sono puramente quantitative;39

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