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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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ispetto alla simmetria dalla media: una distribuzione asimmetrica presenta uno sbilanciamento<br />

della curva, cioè una coda risulta più estesa rispetto all’altra. Un indice di asimmetria positivo<br />

caratterizza una distribuzione sbilanciata verso destra; uno negativo, invece, sulla sinistra. Il<br />

valore della curtosi (kurtosis) è invece un parametro della densità dei punteggi e del grado di<br />

“appiattimento” della curva: indica, cioè, quanti punteggi si addensano verso la media oppure<br />

verso gli estremi della distribuzione (code). Una curva è detta leptocurtica, platicurtica o<br />

mesocurtica, a seconda che assuma una forma campanulata con addensamento dei punteggi al<br />

centro oppure si presenti appiattita. Si definisce mesocurtica una curva con un indice di curtosi<br />

approssimativamente di valore 3, leptocurtica se il valore è superiore a 3 e platicurtica se<br />

inferiore a 3. È importante ricornoscere le caratteristiche della forma di una distribuzione,<br />

soprattutto la curtosi, per selezionare le analisi parametriche necessarie alle analisi successive.<br />

Secondo le linee-guida di Curran, West and Finch (1996), una distribuzione normale presenta<br />

un indice skew = 0.0 e curtosi = 0.0, una distribuzione moderatamente non-normale skew ><br />

2.0 o curtosi > 7.0, e una distribuzione non normale skew > 3.0 o curotsi > 21.0.<br />

b. Si è scelto di applicare un modello loglineare trivariato (Lee, 1977; Mannarini, 1999;<br />

Robusto & Cristante, 2001; Cristante, Robusto, Mannarini, 2002), che valuta la presenza di co-<br />

occorrenze tra categorie specifiche di variabili categoriche, per indagare le associazioni tra le<br />

dimensioni del ricordo, misurate su scale nominali, cioè specificità (Var1: specifico, episodico,<br />

generico), integrazione (Var2: integrato-non integrato) e contenuto (Var.3: Life-threatening<br />

event, recreation/exploration, interpersonal relationship, achievement/mastery, guilt/shame,<br />

drug, event unclassifiable). L’analisi log-lineare è uno strumento che permette di operare su<br />

variabili qualitative (o categoriche) e di esprimere i dati empirici per mezzo di modelli formali,<br />

che derivano dalla verifica di specifiche ipotesi formulate dal ricercatore sulle relazioni tra le<br />

variabili (Cristante, Robusto & Mannarini, 2002). Più precisamente, si tratta di modelli che<br />

descrivono gli effetti principali, dovuti alle singole categorie delle variabili, e quelli legati alla loro<br />

interazione. L’utilità dei modelli log-lineari è legata alla possibilità di rendere lo studio della<br />

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