LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ
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psicologia della personalità e l’applicazione in ambito clinico dei risultati degli studi sperimentali<br />
sulla memoria autobiografica (Blagov & Singer, 2004).<br />
Questo lavoro di ricerca intendeva, infatti, essere un’indagine sulla memoria al di fuori<br />
dell’artificialità di un contesto di laboratorio. L’impiego di un protocollo per l’individuazione e la<br />
codifica dei ricordi autobiografici, all’interno dei colloqui per la raccolta dei dati bio-psico-sociali<br />
rende la validità ecologica il punto di forza di questo progetto. Il Coding System for<br />
Autobiographical Memory Narratives in Psychotherapy (Singer & Bonalume, 2008), che si è<br />
dimostrato valido, se applicato ai colloqui per la raccolta dei dati bio-psico-sociali, può essere<br />
applicato ad altri tipi di colloquio, nel processo diagnostico e terapeutico e con orientamenti<br />
teorici differenti.<br />
In secondo luogo, il paradigma delle self defining memories ci ha permesso di scomporre il<br />
concetto globale di memoria autobiografica, che limita il potere esplicativo a caratterizzazioni<br />
descrittive generali, in componenti definite e operazionalizzate, che permettono di trarre<br />
inferenze su processi di sviluppo specifici e su gruppi clinici di individui selezionati.<br />
A questo livello, è possibile, tuttavia, muovere alcune critiche metodologiche alle analisi svolte<br />
nei nostri studi. Da un lato, i partecipanti al nostro studio hanno età, diagnosi e caratteristiche<br />
demografiche estremamente diverse e questo influisce sul modo di raccontare la propria “storia<br />
di vita”. La variabilità nel numero dei ricordi e delle narrazioni è elevata e, nonostante le<br />
trasformazioni dei punteggi grezzi in logaritmi di rapporti, alcune distribuzioni risultano ancora<br />
problematiche. Dall’altro lato, è importante sottolineare i limiti legati alla complessa<br />
operazionalizzazione di alcuni dei costrutti utilizzati per indagare le caratteristiche dei ricordi.<br />
Come già evidenziato nelle nostre discussioni, le analisi dell’intensità e del tono emotivo dei<br />
ricordi si basano esclusivamente sulla capacità del soggetto di esplicitare a livello verbale le<br />
emozioni, trascurando altre forme di comunicazione. La definizione di integrative memories,<br />
inoltre, si focalizza prevalentemente sulla capacità cognitiva del soggetto di collegare tra loro i<br />
contenuti espliciti dell’esperienza umana e del ricordo, indagando però in modo confuso, invece,<br />
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