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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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collocazione delle persone e degli eventi nello spazio dei nostri ricordi; (c) un sistema<br />

narrativo, che garantisce i legami tra le altre componenti del ricordo (Rubin, Schrauf, &<br />

Greenberg, 2003; Schrauf & Rubin, 2000), attraverso l’uso del linguaggio; (d) un sistema<br />

esplicito di memoria che coordina le informazioni contenute nelle altre strutture di memoria e<br />

infine (e) un sistema delle emozioni. Gli studi in ambito cognitivo e neuroanatomico hanno<br />

dimostrato che ciascun sistema svolge separatamente o in relazione agli altri un ruolo<br />

differente nella definizione di un ricordo (Greenberg & Rubin, 2003). Di seguito, cercheremo<br />

di illustrare le caratteristiche principali dei sistemi di imagery, linguaggio, narrazione ed<br />

emozioni, con particolare attenzione alle ricerche che hanno cercato di dimostrare<br />

l’importanza di ciascuna dimensione nello studio della memoria autobiografica.<br />

Secondo Rubin (2003), una delle componenti fondamentali del ricordo è l’imagery,<br />

che condivide, pur differenziandosi, molte delle sue caratteristiche con la percezione visiva<br />

(Rubin, 1996, Paivio, 1968; Rumelhart,Hinton & Williams, 1986; Shepard, 1978). In<br />

letteratura, per molto tempo la distinzione tra percezione e memoria si è basata, infatti, sullo<br />

studio delle differenze di intensità dell’imagery o della vividezza dell’immagine mentale che le<br />

due funzioni erano in grado di proporre (Brewer, 1995). Secondo Rubin, l’imagery è una<br />

componente importante della memoria autobiografica per varie ragioni. Innanzitutto, fornisce<br />

alla memoria un aiuto importante nello svolgimento delle sue funzioni principali di<br />

immagazzinamento, organizzazione e richiamo delle informazioni. L’imagery facilita, infatti, la<br />

manipolazione mentale dei dati nei sistemi di memoria di lavoro a breve termine (Baddeley,<br />

1986) e agevola la costruzione e l’archiviazione delle rappresentazioni mentali a lungo<br />

termine (Marschark, Richman, Yuille, & Hunt, 1987). Lo studio delle componenti sensoriali di<br />

un ricordo autobiografico permette, inoltre, di spiegare due dei fenomeni più interessanti<br />

della memoria in caso di trauma. Da un lato, infatti, l’imagery è fondamentale nell’analisi<br />

delle “flashbulb memories” (Brown & Kulik, 1977), cioè le rievocazioni di eventi inediti ed<br />

emotivamente salienti in grado di innescare un particolare meccanismo cerebrale, definito<br />

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