LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ
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successivi di reiterazione lo trasformano naturalmente in un evento generico (Linton, 1986).<br />
Come sottolineato da Conway (2005), le tracce mnestiche di eventi generici strutturano<br />
spontaneamente il magazzino della memoria autobiografica e sono di facile e immediato<br />
accesso: quando si chiede ad un individuo di raccontare un’esperienza del passato, solitamente<br />
la persona preferisce descriverla in modo generico. Nel processo di “generative retrieval”,<br />
descritto da Conway et al. (2004), infatti, il ricordo generico è il punto di partenza della<br />
ricostruzione naturale dell’esperienza, che poi in genere procede lungo la gerarchia degli eventi<br />
immagazzinati verso un maggiore grado di specificità.<br />
In ambito clinico, tuttavia, questo processo naturale assumerebbe una particolare rilevanza:<br />
come descritto nel primo capitolo, infatti, diversi studi dimostrano che soggetti con diagnosi<br />
differenti presentano un blocco del processo di recupero al livello più astratto della gerarchia,<br />
per cui non sono in grado di accedere a ricordi più specifici delle proprie esperienze di vita<br />
(Williams, 1988; Hermans, Van den Broeck, Belis, Raes, Pieters & Eelen, 2004; Angus &<br />
Hardtke, 2007; McNally, Lasko, Macklin & Pitman, 1995; McNally, Litz, Prassas, Shin &<br />
Weathers, 1994; Dalgleish, Tchanturia, Serpell, Hems, Yiend, De Silva, et al., 2003). Questo<br />
fenomeno risulta confermato dalle nostre analisi in cui si delinea in un campione clinico una<br />
tendenza generale all’ipergeneralizzazione del ricordi, indipendente dalle categorie diagnostiche.<br />
Il processo di recupero dei ricordi, che normalmente inizia con narrazioni generiche, si altera,<br />
tuttavia, in presenza di esperienze traumatiche, dolorose e negative; in questo caso, al contrario<br />
dell fenomeno dell’ipergeneralizzazione, si innescano meccanismi ricorrenti e intrusivi che<br />
provocano un accesso diretto ed automatico alle tracce mnestiche di eventi molto specifici<br />
(Brewin, 1998; Ehlers & Steil, 1995; van der Kolk & Fisler,1995). In linea con quanto affermato,<br />
anche i risultati della nostra ricerca dimostrano che i ricordi specifici, quando presenti, hanno un<br />
tono emotivo significativamente più negativo e si caratterizzano per la presenza di contenuti<br />
traumatici, legati a esperienze di lutto, morte e malattia. Se la specificità di un ricordo dipende<br />
dal suo tono emotivo, non è lo stesso per l’intensità: dai risultati emerge che i ricordi specifici si<br />
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