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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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Tra le dimensioni del ricordo, quella di specificità è stata la più studiata: l’esistenza di una<br />

struttura gerarchica dei ricordi autobiografici nella memoria autobiografica a lungo termine,<br />

formalizzata da Conway e Pleydell-Pearce (2000) nel loro modello, oggi è ampiamente condivisa<br />

(Blagov & Singer, 2004). In letteratura, sono riportati diversi studi che evidenziano che<br />

specificità, intensità e valenza affettiva di un ricordo sono strettamente associate tra loro<br />

(Moore, Watts, & Williams, 1988; Sutin & Robins, 2005). Le posizioni sono, tuttavia,<br />

controverse: alcuni ricercatori hanno sottolineato che la specificità di un ricordo non è<br />

direttamente legata all’intensità affettiva del ricordo, quanto piuttosto ad altri fattori, come la<br />

capacità di rielaborare, interpretare e comprendere le esperienze emotive e personali, senza<br />

ricorrere a meccanismi di difesa, improntati alla rimozione (Wood & Conway, 2006). Williams e<br />

colleghi (2007) hanno dimostrato empiricamente che soggetti depressi hanno difficoltà a<br />

raccontare ricordi positivi di eventi specifici della loro vita, a causa di un intreccio complesso di<br />

fattori cognitivi, emotivi e funzionali (Williams & Braoadbent, 1986; Wiliams et al., 2007). Blagov<br />

e Singer (2004) hanno recentemente evidenziato che il grado di specificità è strettamente<br />

associato al tono emotivo di un ricordo e alla capacità del soggetto di integrare e dare un senso<br />

all’esperienza personale, ma è indipendente dall’intensità affettiva e dal contenuto. I risultati dei<br />

loro studi mostrano che i soggetti che tendono a raccontare ricordi generici, propongono anche<br />

maggiori generalizzazioni, interpretazioni e insight legati all’evento che hanno rivissuto (Blagov<br />

& Singer, 2004). Secondo questi autori (Blagov & Singer, 2004; Thorne & McLean, 2001;<br />

Pillemer, 2001; Pillemer et al, 1986), le caratteristiche emotive di un ricordo autobiografico<br />

sarebbero associate al tema o al contenuto dell’evento originale: eventi legati a esperienze di<br />

successo o di riuscita presenterebbero affetti più intensi e tendenzialmente positivi; ricordi legati<br />

a conflitti personali o relazionali, al contrario, sarebbero maggiormente associati a emozioni<br />

negative. Questi risultati sono comunque controversi: diversi autori pur riconoscendo il ruolo<br />

dell’emozione quale dimensione descrittiva fondamentale nell’organizzazione dinamica del<br />

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