LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ
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pazienti riescono a dare un significato riflessivo ai propri ricordi sono significativamente presenti<br />
pattern di Reflecting, cioè narrazioni in cui i soggetti ricorrono solo all’uso del pensiero astratto e<br />
non hanno accesso consapevole agli aspetti emotivi che hanno caratterizzato l’esperienza<br />
narrata. Il grado di integrazione non risulta, infatti, legato all’intensità, al tono emotivo e al<br />
contenuto del ricordo. Questi dati fanno supporre, quindi, che, in un contesto clinico,<br />
l’integrazione del ricordo non possa essere considerata una dimensione o una caratteristica<br />
fenomenologica del ricordo come le altre, quanto piuttosto una misura di un’abilità o di una<br />
funzione adattiva dell’individuo, che opera sulle proprie esperienze per dare loro un significato,<br />
indipendentemente dalla loro qualità emotiva e tematica. Se, dal punto di vista clinico, è<br />
comprensibile che soggetti in trattamento non siano in grado di descrivere consapevolmente le<br />
proprie emozioni primarie, è necessario, tuttavia, fare alcune considerazioni riguardo ai limiti<br />
della teorizzazione e dell’operazionalizzazione che Singer e i suoi colleghi (Blagov & Singer,2004;<br />
Singer & Bluck, 2001) propongono per descrivere il processo di integrazione di un ricordo. Gli<br />
autori parlano, infatti, di integrative memories per indicare la capacità del soggetto di riflettere,<br />
pensare e attribuire un significato ai propri ricordi riguardo alle rappresentazioni di sé. Questa<br />
definizione sembra enfatizzare il ruolo dei meccanismi cognitivi di astrazione e di ragionamento<br />
mentale, minimizzando l’importanza della componente affettiva del processo di rielaborazione,<br />
che associata alla riflessione, favorisce una reale integrazione dell’esperienza nelle<br />
rappresentazioni consapevoli di sé. È possibile, quindi, che i risultati siano influenzati da questa<br />
operazionalizzazione che limita l’utilizzo del sistema di codifica di Singer, in assenza di altri<br />
strumenti per la misurazione della capacità di regolazione affettiva.<br />
Riguardo al contenuto dei ricordi selezionati, oltre all’associazione attesa tra la specificità e la<br />
presenza di eventi traumatici e negativi, ci sembra interessante sottolineare i risultati che<br />
riguardano i temi relazionali. I dati dimostrano, infatti, che i ricordi di episodi o esperienze<br />
relazionali prevalgono e si associano in modo significativo a pattern di Experiencing o di<br />
Connecting, cioè a momenti di espressione linguistica in cui il soggetto entra in contatto in modo<br />
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