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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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linguistica del software CM (Mergenthaler, 1999). Ai pazienti è stato somministrato anche il<br />

test di Rorschach, siglato secondo i criteri del Sistema Comprensivo di Exner (2003). I<br />

risultati dimostrano che esiste un’associazione statisticamente significativa tra il grado di<br />

specificità e l’integrazione di un ricordo; i ricordi integrati sono indipendenti dal contenuto e<br />

dal tono emotivo della narrazione, mentre la specificità si associa ad emozioni negative e a<br />

contenuti traumatici e relazionali. L’applicazione delle equazioni di stima generalizzazzata<br />

dimostra che i ricordi ipergeneralizzati dipendono dalla presenza di un disturbo della<br />

regolazione degli affetti, caratterizzato da un pensiero ”ruminativo” e da preoccupazioni<br />

riguardo alla propria autostima e al proprio valore personale. La capacità di integrare i<br />

ricordi, inoltre, non è legata semplicemente alle funzioni cognitive, ma anche alle abilità di<br />

regolazione affettiva del soggetto. Saper riflettere sui propri ricordi autobiografici specifici per<br />

costruire una rappresentazione coerente di sé e della propria identità è un buon indicatore<br />

della maturità socio-cognitiva del soggetto. In conclusione, verranno discussi i limiti e le<br />

implicazioni di questo lavoro per la ricerca futura e la pratica clinica.<br />

Parole chiave: memoria autobiografica, sé, self-defining memories, assessment,<br />

Rorschach.<br />

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