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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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L’organizzazione delle self defining memories e il loro livello di integrazione sarebbero<br />

predittivi, infatti, del funzionamento di personalità e della salute mentale: le narrazioni di<br />

soggetti con una personalità strutturata e matura si caratterizzano per coerenza, ricchezza<br />

di temi, caratteri ed eventi e per la capacità di integrare, di differenziare, di trarre conclusioni<br />

o interpretazioni che esprimono un chiaro senso di sé e degli altri (McAdams, 2001). In una<br />

serie di studi, Singer e i suoi colleghi (Singer & Singer, 1992; Singer & Salovey, 1993; Singer,<br />

2004a, 2004b; Singer et al., 2008) hanno dimostrato che l’analisi delle self defining<br />

memories, indotte o spontaneamente evocate dai pazienti nel corso dei colloqui clinici facilita<br />

e favorisce la formulazione del caso (Haynes & Williams, 2003; McWilliams, 1999) e la scelta<br />

dell’indicazione al trattamento. Sarebbero, infatti, proprio i ricordi specifici di eventi<br />

particolarmente rilevanti nella storia di vita del paziente che permetterebbero di identificare<br />

gli script affettivi (Tomkins, 1979) che organizzano, strutturano e caratterizzano le relazioni<br />

oggettuali e le dinamiche di personalità. L’approccio delle self defining memories ha<br />

permesso, infatti, di indagare la relazione tra personalità e memoria autobiografica in<br />

popolazioni cliniche di soggetti con diagnosi di schizofrenia (Raffard, D'Argembeau, Lardi,<br />

Bayard, Boulenger, Boulenger et al., 2008), di disturbo dell’umore (Moffitt, Singer, Nelligan,<br />

Carlson, & Vyse, 1994), di disturbo post-traumatico da stress e di disturbo di personalità<br />

(Sutherland & Bryant, 2005, 2008).<br />

Questo modello, che considera il ricordo un’espressione fenomenica del sé, e i risultati delle<br />

sue applicazioni empiriche, che hanno messo in relazione le dimensioni delle self defining<br />

memories, hanno permesso di passare dall’ambiguità delle definizioni di memoria e di sé, e<br />

di indagare, invece, le qualità soggettive dei ricordi personali e il loro ruolo centrale<br />

nell’organizzazione funzionale e integrante della personalità (Singer & Blagov, 2004). Questo<br />

modello fornirà il background teorico e il paradigma per la formulazione delle nostre ipotesi<br />

di lavoro e per lo svolgimento della ricerca che descriveremo.<br />

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