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LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ

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1.2 Dalle classificazioni della memoria alla definizione di memoria<br />

autobiografica: modelli e teorie<br />

Oggi la memoria è comunemente considerata in letteratura una funzione complessa,<br />

composta di più strutture e di diversi processi di immagazzinamento e di recupero che<br />

interagiscono tra di loro.<br />

La prima distinzione significativa tra sistemi di memoria è stata proposta da Hebb (1949),<br />

che ha ipotizzato l’esistenza di due magazzini di memoria: uno a breve e l’altro a lungo<br />

termine. Le sue intuizioni sono state confermate negli anni ’60 e ’70 dai risultati degli studi<br />

empirici sulle compromissioni mnestiche dei pazienti amnesici (Baddeley & Warrington, 1970;<br />

Shallice & Warrington, 1970). Secondo il primo modello di Atkinson e Shiffrin (1968, 1971),<br />

la memoria a breve termine permetterebbe di conservare i dati, opportunamente codificati,<br />

fino a pochi minuti, mentre il magazzino a lungo termine avrebbe una capacità di ritenzione<br />

potenzialmente illimitata, da alcuni giorni fino a un periodo di tempo pari a quello di una vita.<br />

Sulla base dei risultati di alcuni studi neuropsicologici, Baddeley e Hitch (1974) hanno poi<br />

dimostrato la presenza di un’ulteriore sotto-sistema di memoria a breve termine, chiamato<br />

“memoria di lavoro”, che permetterebbe il mantenimento temporaneo e la manipolazione<br />

delle informazioni durante l'esecuzione automatica di alcuni compiti cognitivi, come la<br />

comprensione, l'apprendimento e il ragionamento (Baddeley, 1986).<br />

Parallelamente allo sviluppo dei modelli di memoria a breve termine, altri autori hanno<br />

proposto sistemi complessi e multicomponenziali di memoria a lungo termine che si<br />

differenziano in base alle qualità dei dati immagazzinati e alle caratteristiche dei processi di<br />

archiviazione. Tulving (1972), in particolare, è stato il primo autore a distinguere un<br />

magazzino di memoria episodica, che permette di organizzare ricordi di eventi vissuti<br />

personalmente in un momento specifico della propria vita, e un sistema di memoria<br />

semantica, che contiene, invece, le rappresentazioni proposizionali – simboli di fatti esterni e<br />

interni che possono venire espressi con parole o in forma grafica - di conoscenze generiche e<br />

fattuali che hanno perso il loro carattere spazio-temporale e che non sono associate, quindi,<br />

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