LA NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA E IL FUNZIONAMENTO DEL SÉ
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così che i risultati sono influenzati più dall’intensità dell’emozione che dalla sua qualità. In<br />
una recente revisione della letteratura sull’argomento, Talarico, LaBar e Rubin (2004) hanno<br />
sottolineato che i risultati delle ricerche sono a favore della tesi secondo cui l’intensità<br />
affettiva di un evento, più della sua tonalità, influenzerebbe le caratteristiche<br />
fenomenologiche del ricordo, quali vividezza, specificità e struttura narrativa. Secondo gli<br />
autori, in fase di codifica, l’intensità emotiva dell’evento potrebbe aumentare il livello di<br />
attenzione del soggetto verso i dettagli e le particolarità dell’esperienza. Quando un individuo<br />
rievoca un ricordo autobiografico spesso combina, infatti, le emozioni provate al momento<br />
dell’evento e quelle sperimentate durante il recupero. Alcuni ricercatori hanno dimostrato che<br />
esiste, poi, un effetto successivo di moderazione: emozioni altamente positive o negative<br />
perdono parte della loro intensità durante la narrazione (Moffitt & Singer, 1994). Esiste,<br />
infatti, una relazione tra l’impatto soggettivo di un evento e il processo di attribuzione di<br />
significato personale all’episodio; maggiore è l’impatto, in particolare se negativo, e più<br />
intenso sarà l’impegno volto a dare una spiegazione all’evento (McLean & Thorne, 2003;<br />
Thorne, McLean & Lawrence, 2004). Alcune ricerche mostrano che in presenza di<br />
un’esperienza negativa le persone tendono ad accentuarne la qualità (Conway & Ross,<br />
1984). Studi più recenti, invece, sottolineano che la possibilità di narrare un’esperienza e di<br />
attribuirvi un significato abbia un effetto di “bonificazione” sul ricordo, che pur mantenendo<br />
una valenza negativa risulta meno intenso e nefasto (McAdams, Reynolds, Lewis, Patten &<br />
Bowman, 2001). Allo stesso modo, gli eventi originariamente positivi al momento della<br />
rievocazione rimarrebbero tali o di maggiore intensità emotiva (Bluck & Gluck, 2004).<br />
L’emozione di un ricordo è rilevante anche in relazione alle altre componenti della memoria<br />
come il linguaggio, l’imagery e la specificità; i risultati delle ricerche non sono però chiari. I<br />
risultati di alcuni studi sulle flashbulb memories e sui ricordi traumatici mostrano che le<br />
emozioni favoriscono il richiamo di ricordi più vividi e dettagliati (Brown & Kulik, 1977;<br />
Christianson, 1992a, 1992b). L’intensità emotiva di uno stimolo in fase sperimentale sembra,<br />
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