Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione
munque, vita breve e verrà visto per l’ultima volta in gara nel 1977,
ad Amalfi , negli incontri fra i Centri Addestramento allo Sport.
Il “miniskiff ”, destinato ai ragazzi da 11 ai 14 anni, è una imbarcazione
di vetroresina più larga e più corta di un singolo olimpico
con misure interne compatibili con la statura di ragazzi in fase di
sviluppo ma capace anche di ospitare atleti che a 14 anni hanno già
raggiunto un’altezza quasi defi nitiva.
Nella forma, il miniskiff ricorda il “canoino”, riservato alle competizioni
sul mare.
La somiglianza si spinge a riprodurre sul piccolo scafo in vetroresina
la sovrapposizione del fasciame di legno presente sul canoino.
L’affi dabilità di questa imbarcazione e la sua attitudine anche ad
ospitare vogatori di stazza più grande sarà testimoniata, alla fi ne
1975 Il 4 senza junior
del 1975, dal socio Guido Roma, che nella sua avventura lungo il
Po, per tutta la sua parte navigabile, consacrerà il miniskiff come
barca su cui puntare per lo sviluppo del canottaggio.
Il presidente Capone comprende subito l’importanza di questa
iniziativa federale e ottiene la nascita in Salerno di un Centro Addestramento
Federale.
L’organizzazione e la responsabilità vengono affi date allo stesso
Roma che potrà contare sulla collaborazione del circolo per la disponibilità
delle strutture ma, soprattutto sulla guida tecnica di
Gigi Viale.
In questo primo anno si iscrivono al Centro Federale di Salerno:
Antonio Annunziata – Doriano Cataff o – Marco Cioffi – Pier Giorgio
Esposito – Anna Fava – Renato Iannone – Silvio Mauro – Daniela
Napoli – Francesco Palumbo – Mario Parrilli – Emilio Petrone
– Patrizia Pio – Antonio Pisano – Nunzia Santoro – Fernando
Sarlo – Gian Luigi Sarlo – Vincenzo Strianese – Paolo Tagliamone
– Francesco Verrengia.
1975
Il 12 gennaio nuovo Presidente diviene Nicola Fruscione ma Luigi
Capone resta nel direttivo quale responsabile del settore canottaggio.
Sarà questo un anno pieno di successi, dovuti soprattutto
alla presenza di un tecnico preparato come Viale, che contribuì alla
defi nitiva maturazione di Giovanni Ucci e Vincenzo Villari, ancora
juniores, e di Pappalardo, senior: atleti di punta del nostro sodalizio.
Con questi si decise di allestire un “doppio junior” e, se possibile,
anche un “quattro di coppia”.
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