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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

Poi la “guerra”.<br />

<strong>Il</strong> 24 maggio <strong>del</strong> 1915 l’Italia entrava in guerra e i giovani canottieri<br />

deposero il remo per imbracciare il fucile. Da Salerno, insieme<br />

a tanti soci, partirono per il fronte quasi tutti i componenti<br />

<strong>del</strong> Consiglio Direttivo. Fra i primi, Renato Bellelli. I pochi che<br />

poterono usufruire di una breve licenza racconteranno che “laggiù<br />

al Porto” la sede e le imbarcazioni erano rimaste “sole”. Più<br />

nessuno frequentava il <strong>Circolo</strong>. Ma con lo scioglimento “forzato”<br />

<strong>del</strong> Consiglio Direttivo, non è detto che il <strong>Circolo</strong> <strong>Irno</strong> sia rimasto<br />

senza una guida. Chi, infatti, reggerà le sorti <strong>del</strong> sodalizio, per il<br />

quadriennio 1915-1918 sarà Mario D’Agostino, consigliere addetto<br />

al materiale.<br />

Dell’attività sportiva negli anni <strong>del</strong>la guerra non si ha quasi notizia.<br />

Nell’agosto <strong>del</strong> ’17 si svolsero nelle acque <strong>del</strong> golfo <strong>del</strong>le gare di<br />

canottaggio e qualcuno ricorderà che l’<strong>Irno</strong> abbia anche gareggiato<br />

, nel 1915, a Venezia.<br />

D’altra parte la partecipazione agonistica negli anni <strong>del</strong>la Grande<br />

Guerra dovette essere minima per tutti i Circoli: per l’assenza di<br />

atleti e dirigenti partiti per il fronte quasi tutte le manifestazioni<br />

remiere vennero sospese.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Circolo</strong> riprese l’attività alla fi ne <strong>del</strong>la guerra. Ciò avvenne nel<br />

1919 al ritorno dei reduci.<br />

Molti non tornarono:<br />

- Giacinto Vicinanza, che quale Capitano di Stato Maggiore non<br />

aveva inteso rimanere presso il Comando <strong>del</strong>la 29° Divisione, ma<br />

aveva chiesto di poter passare in prima linea.<br />

Sul Carso, fra i fanti <strong>del</strong> 47° reggimento, cadeva eroicamente e<br />

veniva decorato, sul campo, di medaglia d’oro al Valore Milita-<br />

40<br />

re. Questa medaglia andava ad aggiungersi alle due medaglie di<br />

argento,alla medaglia di bronzo ed alla Croce di guerra al Valore<br />

Militare. già assegnategli nella Campagna d’Africa.<br />

- Carlo Guadagni, tenente colonnello <strong>del</strong> 253° Reggimento di Fanteria<br />

“Cosenza” che già decorato di medaglia di bronzo nella guerra<br />

libica, veniva decorato di medaglia di argento sul fronte austriaco e<br />

di medaglia di oro alla “memoria” nel 1918<br />

- Eugenio Reppucci. Capitano <strong>del</strong> 63° Reggimento di Fanteria, già<br />

insignito di tre medaglie di bronzo concesse nella guerra libica, e

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