Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione
paggio è secondo alle spalle dell’altro equipaggio azzurro, composto
da atleti “pesanti”.
Le tappe di avvicinamento al campionato del mondo di Lake Barrington,
in Australia, mostrano risultati confortanti; del resto c’è
da difendere il titolo mondiale conquistato l’anno prima a Bled.
Ed al mondiale australiano l’ammiraglia pesi leggeri schiera sempre
al timone Lamberti, contando di superare l’agguerrita concorrenza
di Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania Ovest, Australia e
Danimarca.
Già in batteria l’otto azzurro elimina armi di elevato spessore internazionale
quali Nuova Zelanda e DDR, ed in fi nale l’otto timonato
da Lamberti domina la regata superando gli equipaggi di Danimarca
e Gran Bretagna, rispettivamente secondi e terzi.
Per Peppe Lamberti è il secondo titolo mondiale consecutivo, è rimasto
solo lui degli irripetibili ma continua a portare grande entusiasmo
al Circolo per il nuovo successo iridato.
Nella nostra storia, che fi no a pochi anni fa annoverava quali migliori
risultati solo dei successi ai campionati italiani, è la quinta
medaglia d’oro iridata messa al collo di un nostro atleta. Ed è la
testimonianza di una formazione tecnica completa, che spazia dalla
voga di punta a quella di coppia fi no a comprendere il diffi cile
mestiere del timoniere.
Quella dell’Irno è una vera e propria scuola, con un patrimonio di
atleti che spesso, per varie ragioni, abbandona troppo frettolosamente
il nostro Club.
Per i timonieri il discorso è diverso.
Gli atleti, giovanissimi, crescendo aumentano di peso e per loro la
carriera si interrompe seguendo un ciclo naturale. Meno naturale
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è dover rinunciare agli atleti che si formano nelle nostre palestre
e nei nostri equipaggi, muovendo le prime palate nel porto di Salerno
ed affi nando la tecnica nella meno battuta delle nostre coste,
quella che si rivolge verso il fi ume Sele. Per molti di essi il futuro
è pieno di successi nei corpi militari, per altri è solo un’occasione
mancata. Per il Circolo è una sfi da continua quella di ricostruire un
vivaio man mano che i nostri atleti ci abbandonano, una sfi da che
con alterne vicende ci ha permesso di riscrivere più volte pagine
gloriose.