Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione atleta del gruppo sportivo “Giannella” e per essere poi entrato in servizio nei vigili del fuoco, artefi ce del primo titolo assoluto della nostra storia. Tra i ragazzi si aff acciano all’agonismo nella voga di coppia Fabiano Roma, Orlando Petolicchio, Aniello D’Ascoli e Daniele Cappuccio, mentre negli allievi iniziavano nei miniskiff Manlio Borrelli ed il futuro pluricampione Ciro Liguori. Nelle gare invernali il 4 con junior si conferma ai vertici aggiudicandosi tutte le regate, provando con successo anche il 4 di coppia, e confermandosi come l’equipaggio più accreditato per il titolo italiano. Scontano invece il passaggio di categoria i senior che, pur formando l’anno prima un ottimo equipaggio juniores, subiscono l’agguerrita concorrenza di una regione, la Campania, che fornisce tanta materia prima alla nazionale maggiore. Francesco Cappuc- 156 cio si propone nei pesi leggeri e Cammarota e Mauro ottengono qualche piazzamento mentre i ragazzi, pur in buona evidenza, ottengono vari piazzamenti in vista di una promettente stagione agonistica. Ai campionati regionali si aggiudicano il titolo Sergio e De Matteo in doppio junior, Cammarota e Mauro sia in due senza senior che in 4 con assieme a Cappuccio e Gambini. A Candia, il 4 con junior ottiene una inaspettata battuta d’arresto cogliendo un argento e un bronzo, mentre Cappuccio perde di poco l’accesso in fi nale nei pesi leggeri in cui, a quei tempi, l’Italia spadroneggiava a livello internazionale facendo incetta di titoli mondiali e Fabiano Roma fa esperienza in singolo ragazzi. A Piediluco, ai campionati ragazzi Donato Cavallo, Daniele Cappuccio, Aniello D’Ascoli e Fabiano Roma conquistano una signi- 1983 Pappalardo e i suoi primi campioni 1983 Il 4 di coppia junior campione d’Italia
Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione fi cativa medaglia d’argento, che testimonia la bontà del vivaio del nostro circolo. L’Irno riappare a livello internazionale con l’equipaggio junior di Sergio, Dovinola, Naddeo e De Matteo che viene schierato in otto assieme a quattro atleti della Canottieri Napoli. L’otto azzurro, per metà salernitano, coglie un argento e un bronzo superando potenze remiere quali URSS e Cecoslovacchia ed alle spalle della DDR, la Germania dell’Est che tanto ha dato al remo mondiale. Ai mondiali juniores viene convocato solo Paolo Sergio in quanto i programmi del team azzurro prevedevano di far confl uire sulla barca lunga i migliori atleti juniores mentre al nostro interno alcuni atleti, pur di grosso spessore, non erano particolarmente adatti a vogare in otto. Infatti, la caratteristica dell’otto, che è anche la specialità più velo- 1983 Sergio a seconda voga dell’otto azzurro ai mondiali junior ce, è quella di portare un numero di colpi al minuto generalmente più elevato rispetto alle altre imbarcazioni. Per questo, gli atleti “da otto” devono essere fi siologicamente portati a regatare ad un numero alto di colpi e tra i nostri portacolori solo Sergio aveva questa attitudine. Gigi Naddeo, che era tra gli atleti più possenti in assoluto nel giro della nazionale, ma era strutturalmente più portato per le barche corte, rimase fuori pur meritando più di altri la convocazione. Gli sforzi dell’allora C.T. Thor Nilssen furono in buona parte premiati, l’otto nelle eliminatori guadagnò la fi nale a spese degli Stati Uniti che nella barca regina, storicamente, avevano sempre avuto la leadership, In fi nale, quando le aspettative erano massime, l’otto azzurro con il nostro atleta uscì dalla zona medaglia pur mostrando elevati valori tecnici. In vista dei campionati italiani, Rosario Pappalardo dà prova di una grande visione schierando in quattro di coppia i protagonisti di una ottima stagione in 4 con. Poteva sembrare una scelta azzardata in quanto a Piediluco, nell’unico test preliminare, era riuscito a cogliere solo una medaglia di bronzo mentre in 4 con Sergio, Naddeo, De Matteo e Dovinola avevano sempre fatto di meglio. Tornando a Piediluco tre mesi dopo, la vittoria arride ai nostri canottieri proprio nel 4 di coppia, una barca tanto cara a Pappalardo, con la conquista del suo primo titolo da allenatore. La beff a di Milano dell’anno prima era stata trionfalmente superata. 1984 Il 1984 è un anno di passaggio, abbandona temporaneamente il canottaggio Paolo Sergio, come consuetudine gli junior subiscono 157
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