Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione
Esse si dedicavano sia al nuoto che al canottaggio scendendo in acqua
anche nell’ otto con al timone Viki Iannotti, fratello di Marina
od il giovane Bosi, fratello di Maria.
Massimino
Dobbiamo ricordare una fi gura eccezionale che in quegli anni si
prodigava nella vita dei nostri sport.
Si chiamava Antonio Massimino ma i Soci hanno
sempre pensato che Massimino fosse il suo
nome di battesimo. Faceva il custode, il marinaio,
il carpentiere, il timoniere, a volta persino
lavava e custodiva gli indumenti degli atleti,
canottieri e nuotatori.
Era una scoperta di Renato Bellelli, che lo aveva
scovato a Vietri sul Mare. Era un tipo estrosissimo,
di una ingegnosità ed una furbizia massime.
Bellelli aveva voluto che imparasse a fare il carpentiere
e vi era riuscito benissimo. Massimino
era stato messo, dapprima, a contatto con il
vecchio carpentiere napoletano che riparava le
imbarcazioni del Circolo Savoia, poi aveva frequentato
il Cantiere Navale Gatto di Vietri. In
pochissimo tempo era stato capace di impadronirsi
della tecnica necessaria per gli interventi
sulle yole da mare e persino sui fuori scalmo.
Sotto la guida di Bellelli riuscì a costruire exnovo
un 2 yole con materiali forniti dal Cantiere
Foggi Agretti di Livorno e una serie di remi .
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A causa di un incidente accorsogli alcuni anni prima, gli atleti lo
chiamavano “Massimino meza pacca”.
Lo riempivano di regali e lui, arguto, con somma suffi cienza ne
ascoltava i segreti. Rimase sempre legato all’Irno, fi no al’ età della
pensione.
Nel periodo della presenza delle forze armate di occupazione organizzò
per gli alleati le cucine installate nella sede del circolo e
nello stesso tempo si adoperò per la conservazione del materiale
nautico.
Fine dell’ unione
Ma l’ Irno alla lunga non potette sopportare gli aumenti di spesa
venutisi a creare in seguito alla fusione dei due sport nautici.
Nel febbraio del 1932, sempre su designazione del Segretario
Federale del Partito Nazionale Fascista di Salerno avv. Giovanni
Negri, al posto di Franz Moscati venne nominato Commissario
Straordinario del Circolo Canottieri Irno il Console della Milizia
Riccardo Gambosier, un napoletano che seguiva con passione le
attività sportive del salernitano.
Appena si cominciarono a tagliare le uscite si ebbe uno sbandamento
tra gli atleti.
Si stava, purtroppo, avverando quanto aveva temuto Bellelli. A
nulla potette il Console Gambosier ed i pochi che continuavano
a frequentare il sodalizio lo facevano soprattutto per “mantenersi
in forma”.
D’altra parte, la conduzione della vita, in quegli anni, aveva subito
grosse modifi che. I giovani, negli anni trenta, erano sottoposti a
tante nuove tentazioni e soltanto chi ancora non era stato colpi-