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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

Nel 1942 si allenavano con costanza soltanto Mario Marsilia in<br />

singolo ed il quattro yole chiamato “I pettirossi“, con Franco Cappuccio-<br />

Fortunato Mauro- Luigi Capone- Peppino Vitale, riserva<br />

Guido De Riso, che aveva iniziato la preparazione fi n dall’estate<br />

precedente, oltre ad gruppo di uffi ciali in congedo che deve prendere<br />

parte a gare <strong>del</strong>la UNUCI. Per tutti gli altri giovani non c’erano<br />

ormai che sporadiche uscite in barca. Diversi atleti si erano allontanati,<br />

sfollati con le famiglie o richiamati alle armi. Né si vedeva<br />

più la carismatica fi gura di Andrea Palumbo che, richiamato alle<br />

armi quale marinaio, era partito per Pola.<br />

A volte il Presidente Bellelli scendeva in acqua con il suo double<br />

skiff e chiedeva a Nello Schiavone di mettersi al secondo carrello.<br />

Le ultime competizioni alle quali l’<strong>Irno</strong> prese parte furono:<br />

- il 6 giugno a Napoli con un 4 yole UNUCI;<br />

- il 12 luglio a Venezia al Campionato <strong>del</strong> Mare con il quattro yole<br />

formato da Franco Cappuccio, Guido De Riso (che aveva sostituito<br />

all’ultimo momento Fortunato Mauro), Luigi Capone e<br />

Giuseppe Vitale, timoniere Mimmo Rescigno e con l’ equipaggio<br />

UNUCI formato da Ciccio Bruno, Nicola Altieri, Ciccio d ‘Avoca<br />

ed Ugo Lamberti- timoniere Mimmo Rescigno;<br />

- nei giorni 11-12 e 13 settembre a Padova sul Bacchiglione ai<br />

Campionati Italiani Juniores con i suoi due migliori atleti : Mario<br />

Marsilia ed Andrea Palumbo che era riuscito ad ottenere una<br />

licenza e dopo un lungo e avventuroso viaggio era arrivato da<br />

Pola a Salerno appena in tempo per ripartire per Padova .Gareggiarono<br />

nella Coppa Avvenire in singolo e nella Coppa Mariani<br />

in doppio, dove si aggiudicarono la terza posizione.<br />

Fu questa per il <strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> l’ultima regata <strong>del</strong> periodo<br />

bellico. Da quel momento si avrà una sosta di ben sei anni e soltanto<br />

nel ‘48 potrà riaff acciarsi sui campi di gara.<br />

Alla fi ne <strong>del</strong> 1942 in Salerno, nonostante gli aff anni <strong>del</strong>la guerra,<br />

l’attività remiera vanne ripresa, anche se in misura limitata perché,<br />

ormai, si pensava a “sfollare” dalla città. L’ultimo equipaggio<br />

ancora in allenamento era formato da Peppino Vitale, Nicola Jandolo,<br />

Enzo Spetrini e Pino Schettini, timoniere Nino Rescigno. Per<br />

circa un mese venne seguito da un allenatore di Genova che quale<br />

Allievo Uffi ciale si trovava, militare, a Salerno. Avrebbe, questo<br />

armo, dovuto gareggiare a Venezia . <strong>Il</strong> che non avvenne.<br />

<strong>Il</strong> CONI, come riconoscimento per l’ attività sportiva svolta, nel<br />

novembre <strong>del</strong> ’42 aveva promesso in dono un quattro yole. A maggio<br />

questa barca, ordinata alla Ditta Foggi & Agretti di Livorno , era<br />

pronta per la consegna. <strong>Il</strong> problema era il trasporto fi no a Salerno.<br />

Problema quasi insolubile in quanto le spedizioni a mezzo ferrovia<br />

erano diventate sempre più diffi cili se non impossibili a causa<br />

<strong>del</strong>le disposizioni restrittive in materia di trasporti. D’altra parte,<br />

per la mancanza di carburante, trasportarla a mezzo camion era<br />

impensabile.<br />

Si tentò di aggirare l’ostacolo facendo passare la spedizione sotto<br />

il nome di Enti autorizzati, dai Vigili <strong>del</strong> Fuoco di Livorno ai Vigili<br />

<strong>del</strong> Fuoco di Salerno.<br />

Poi gli eventi bellici impedirono che l’imbarcazione potesse partire<br />

da Livorno.<br />

Ai richiami alle armi che avevano già ridotto il numero dei Soci<br />

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