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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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1970 - Nasce la Sezione Vela <strong>del</strong> <strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong><br />

La Storia<br />

La sezione vela <strong>del</strong> <strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> nasce nel 1970. Ma la<br />

voglia di vela a Salerno esisteva da tanto. Già nel maggio <strong>del</strong> ’49<br />

un folto gruppo di soci, capeggiati da Marino Centola, presentarono<br />

istanza al consiglio direttivo <strong>del</strong>l’epoca per la costituzione <strong>del</strong>la<br />

sezione. Si sarebbe dovuto attendere altri ventun anni perché la<br />

sezione si costituisse.<br />

Eppure i soci <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong> erano velisti già dal lontano 1912, anno in<br />

cui Euno Poggiani, giornalista che rimarrà sempre legato a Salerno<br />

anche dopo il trasferimento a Brescia negli anni ’30, convinse gli<br />

amici canottieri a costituire a Salerno una sezione <strong>del</strong>la Lega Navale.<br />

Numerose furono le adesioni, nella stragrande maggioranza<br />

di soci <strong>del</strong> Club Nautico. E nel 1937, nel venticinquennale <strong>del</strong>la<br />

sezione, così Poggiani sottolineava lo stretto legame fra il Club<br />

Nautico, progenitore <strong>del</strong> <strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong>, e la Lega Navale:<br />

“Non è possibile distaccare l’atto di nascita <strong>del</strong>la vela a Salerno<br />

dal bellissimo Club Nautico perché veramente, nei primi tempi,<br />

l’uno e l’altra fecero corpo unico. La Lega Navale a Salerno ebbe<br />

vita da noi canottieri e le prime sedute, più che attorno al classico<br />

tavolo, vennero tenute o sul terrazzo <strong>del</strong> circolo o a bordo <strong>del</strong>la Ninon<br />

durante un fi laremi o sui lembi di una spiaggia <strong>del</strong>la costiera<br />

amalfi tana durante qualche sbarco di fortuna. La nostra sezione è<br />

veramente nata sul mare”. La prima sede <strong>del</strong>la Lega è nello chalet<br />

<strong>del</strong> Club Nautico. Con l’incendio <strong>del</strong> 1913, cominciano le peregrinazioni<br />

<strong>del</strong>la sezione, fi no al ritorno nella sede <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong> nel 1931.<br />

<strong>Il</strong> legame fra i due sodalizi sarà sempre strettissimo: soci <strong>del</strong>l’uno<br />

saranno soci <strong>del</strong>l’altro e per molti anni Renato Bellelli sarà presidente<br />

di entrambi i sodalizi.<br />

L’attività velica comincia nel ’34, quando il <strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong><br />

e la sezione di Salerno <strong>del</strong>la Lni, proposero ai piccoli cantieri navali,<br />

che a Vietri sul Mare, Maiori, Castellabate e Agropoli costruivano<br />

barche per la pesca, di produrre i “Balilla <strong>del</strong> mare”, barche<br />

a vela <strong>del</strong>la serie “Golfo <strong>del</strong> Tigullio”, la cui licenza era stata acquistata<br />

da un cantiere di Santa Margherita Ligure. <strong>Il</strong> cantiere Gatto<br />

di Marina di Vietri accettò la proposta. I tre fratelli Gatto avevano<br />

già collaborato con Renato Bellelli nella riparazione di barche da<br />

canottaggio e avevano costruito per il circolo due barche, un due<br />

yole e un otto yole.<br />

I Balilla <strong>del</strong> mare erano barche a vela molto scomode, con chiglia<br />

e coperta quasi piatte, con struttura a sezione ovoidale, governate<br />

da una vela Marconi in grado di sfruttare la minima bava d’aria. La<br />

estesa superfi cie velica e il pescaggio quasi nullo rendevano il Balilla<br />

molto sensibile: per portarlo avanti occorreva fare <strong>del</strong>le vere<br />

acrobazie ma il timoniere si abituava presto a sentire il vento e a<br />

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