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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

che, vele tese, raffi che di vento, scrosci di pioggia, intensi lampi,<br />

bassa visibilità, cielo cupo e scuro.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Circolo</strong> aveva, alla fi ne degli anni sessanta e negl’inizi degli anni<br />

settanta, vissuto notevoli trasformazioni, soprattutto nella zona<br />

<strong>del</strong> ristorante, dove era stato creato uno sporto in cemento, con<br />

vetrata, nella zona sud e predisposto un comodo settore servizi affi<br />

dato, per la ristorazione al gestore Franco Iacovazzi, con un cuoco<br />

storico Vincenzo Rispoli, che aveva mosso i primi passi a Salerno,<br />

nell’antico ristorante “La Rosetta” di Carmine Rossi. <strong>Il</strong> ristorante<br />

dei <strong>Canottieri</strong> vide, in quel periodo, una alta affl uenza, per<br />

l’ottima cucina, fornita anche di buoni vini, che contribuirono ad<br />

allargare il giro vita di molti soci. Si organizzavano cene allegre e<br />

spensierate, aff rontando impegnativi scarparielli, cozze, vongole,<br />

parmigiane e zuppe di pesce, innaffi ate dal crustace, un vino<br />

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bianco alsaziano, che il gestore riusciva a far trovare la sera, ai suoi<br />

aff ezionati clienti, peraltro a quattro soldi. Era un’altra epoca fatta<br />

di grandi speranze e di sano ottimismo.<br />

Indimenticabili le serate trascorse a tavola, con l’Avv. Ferruccio<br />

Guerritore, aff abile conversatore, la sua cultura, il suo elegante<br />

porgere, la sua aristocratica, nostalgica ironia, ne rendono in<strong>del</strong>ebile<br />

il ricordo. Alfonso Gatto e Giorgio Vecchietti, con gli amici de<br />

“<strong>Il</strong> Catalogo” di Lelio Schiavone, durante le riprese per la RAI, de<br />

“<strong>Il</strong> Poeta con la valigia“. Gli uomini <strong>del</strong>la politica Fiorentino Sullo,<br />

Carmelo Conte, Italico Santoro frequentavano le accoglienti sale<br />

<strong>del</strong> Ristorante dei <strong>Canottieri</strong>, dopo gli incontri politici nei periodi<br />

elettorali. Immancabili Roberto e Angelina Paciello sempre abbronzatissimi<br />

anche d’inverno per il sole <strong>del</strong>la Marmolada.<br />

<strong>Il</strong> cuoco Vincenzo, in una sera, particolarmente allegra, voleva<br />

superare se stesso, nel preparare “fruits fl ambès”, in quel clima<br />

rumoroso e festoso si distrasse, versando una eccessiva dose<br />

di alcool, che innescò un principio d’incendio, il fuoco gli stava<br />

bruciando i piedi, come Pinocchio. L’intervento immediato e risolutore<br />

di Giovanni Parrilli, con un estintore, repentinamente<br />

azionato e arrivato dal pontile, non si sa come, evitò un possibile<br />

maggiore danno. La serata si risolse nell’allegria, con sincere<br />

risate sulle bruciature, che il pantalone, a quadrettini <strong>del</strong> cuoco,<br />

aveva riportato e sul ripetitivo susseguirsi <strong>del</strong>l’intercalare “So cos’<br />

e Pazz” di Michele Capasso, assiduo frequentatore <strong>del</strong> Ristorante e<br />

per questo chiamato, appunto, “Michele cos e pazz”. Al ristorante<br />

una bella serata per i novant’anni <strong>del</strong> <strong>Circolo</strong> grande partecipazione<br />

ed emozione per tanti soci sempre più legati alla vita ed ai<br />

colori <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong>.<br />

<strong>Il</strong> Cuoco Vincenzo Rispoli al vecchio Mercato <strong>del</strong> pesce con Francesco Cilento e Gino Soriente

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