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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

al guidone sociale, al centro <strong>del</strong>la<br />

losanga rossa, Poi Renato Bellelli,<br />

che era stato democraticamente<br />

eletto Presidente, presentò le dimissioni<br />

insieme a quelle di tutti i<br />

componenti il Consiglio Direttivo.<br />

Immediatamente Giuseppe Bulleri,<br />

Delegato Provinciale <strong>del</strong>lo Sport, su<br />

disposizione <strong>del</strong> Segretario Federale<br />

di Salerno lo nominò sia “Commissario Straordinario” per il<br />

<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> che “Fiduciario Provinciale” per la Lega Navale.<br />

Nello stesso tempo Bellelli venne anche nominato “Presidente<br />

Ispettorato Sportivo Provinciale “, massima carica sportiva.<br />

Nel 1927, l’<strong>Irno</strong> prese parte alla Coppa Mussolini in quattro yole:<br />

con Francesco Bruno, Giuseppe Vitale, Paperini e Nicola Altieri,<br />

timoniere Dante Ravazzoli ed in otto f.s. con gli stessi componenti<br />

<strong>del</strong> quattro ai quali si aggiunsero Vittorio Manganella, Enzo Pellecchia,<br />

Ciociola e Guido Polese.<br />

In questa occasione, su interessamento <strong>del</strong>l’avv. Bellelli, il <strong>Circolo</strong><br />

ebbe in dono dal Podestà di Salerno<br />

Antonio Conforti un nuovo fi ammante otto fuori scalmo.<br />

Al battesimo <strong>del</strong> mare, l’<strong>Irno</strong> volle dare alla imbarcazione ammiraglia<br />

<strong>del</strong> canottaggio il nome di Francesco Conforti. antico socio e<br />

fratello <strong>del</strong> Podestà, che, da volontario, era morto in guerra.<br />

Questa barca è rimasta, sugli appoggi agganciato al soffi tto, nel salone<br />

centrale <strong>del</strong>la nuova sede sino agli anni settanta.<br />

46<br />

La fusione con la “ RARI NANTES “<br />

L’ <strong>Irno</strong>, anche in conseguenza <strong>del</strong>l’emesso prestito, ormai non<br />

presentava eccessive preoccupazioni dal punto di vista fi nanziario<br />

e sembrava che i tempi bui fossero fi niti. Né si poneva eccessiva<br />

attenzione a quanto alcuni dei vecchi soci stavano,nel massimo segreto,<br />

tramando.<br />

La “Rari Nantes”, società di nuoto, fondata nel 1922, correva, invece,<br />

il rischio, per mancanza di entrate, di cessare la sua attività.<br />

Occorreva, pertanto, trovare subito una soluzione.<br />

I soci <strong>del</strong>la Rari, in gran numero anche soci <strong>del</strong>l’<strong>Irno</strong>, cominciarono<br />

a discutere sulla possibilità di una fusione dei due sodalizi.<br />

Ma Bellelli temeva che una fusione con un altro sodalizio, “ senza<br />

dote “, senza sede, senza alcun patrimonio, ma soltanto con una

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