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Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

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<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

Si decise sul nome <strong>Irno</strong> non tanto a ricordo <strong>del</strong> fi ume che scorreva<br />

ad oriente <strong>del</strong>la città quanto perché si intendeva ricordare l’ antica<br />

“Salernum” identifi cata con la città “IRNA”, di origine etrusca,<br />

attiva presso il villaggio di Fratte situato nelle vicinanze <strong>del</strong> fi ume<br />

<strong>Irno</strong>.<br />

Subito dopo si chiese a Gabriele d’Annunzio l’assegnazione di un<br />

motto. <strong>Il</strong> Poeta, facendo forse un po’ di confusione, riscrisse, e<br />

questa volta per lettera, lo stesso motto inviato, con telegramma,<br />

due anni prima, al Club Nautico:<br />

Al <strong>Circolo</strong> dei <strong>Canottieri</strong> “<strong>Irno</strong>”<br />

In Salerno<br />

Da Arcachon nel tempo <strong>del</strong>l’esilio<br />

Velis remisque remis ventisque<br />

Gabriele d’Annunzio A.D. 1912<br />

Per i “dissidenti” non era possibile utilizzare questo motto perché<br />

già di altro Club e scelsero:<br />

“Parant fortia pectora remi“<br />

Per i colori sociali si decise di conservare gli stessi colori <strong>del</strong> Nautico<br />

ma posti invertiti sul guidone : losanga bianca in campo rosso.<br />

Sarà nel 1923 che l’ <strong>Irno</strong> tornerà all’ antico guidone <strong>del</strong> Club Nautico<br />

e negli anni ’40 il suo motto verrà nuovamente cambiato e tornerà<br />

ad essere il dannunziano: Velis remisque remis ventisque.<br />

Rimaneva il problema più grande: la individuazione <strong>del</strong>la base<br />

nautica. Dopo tante insistenza si riuscì ad ottenere ospitalità, alla<br />

fi ne di via Porto, in un capannone <strong>del</strong>la ditta Attilio Olivieri.<br />

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