Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Circolo Canottieri Irno 1910•2010 100 anni di passione
listi, con scafi di pregio, che portavano il guidone del Circolo, ai
massimi livelli nazionali. Il caro ricordo di Gaetano D’Agostino,
che aveva iniziato a navigare da adolescente, uomo forte, espertissimo
di mare e di vento, comunicava vigore ed energia. La elegante
barca in legno di Carmine Cuomo “l’Olimpia”, affi data alle
cure dell’esperto Giovanni Parrilli, animatore, a tutto campo,
della vita sociale, velista appassionato, spericolato timoniere del
mitico Tempest “Sette pesciolini” frequentava la falegnameria dei
“ Fratellini “ Franco e Angelo Bassanini, a Pastena, per i suoi interventi
di carpenteria o vari “inciarmi”, su barche sue o di amici.
Giovanni, amico di tutti, legatissimo al Circolo, con la sua grande
passione aveva vissuto emozionanti esperienze di mare, iniziate
tanti anni prima, con Mario e Guido Iannone, Michele Rotondo,
Guido Scimone, con una pilotina, che rispondeva, esattamente, al
350
suo nome “Baby Boat”, e che sull’acqua era un tappo, in continuo
rollio, a prova di stomaco, anche con mare calmo. Montava un motore
di un vecchio trattore. La sera si avviava verso la costiera, per
sostare, nei pressi della Torre Normanna a Maiori, della terrazza
dell’Hotel Luna ad Amalfi o del mitico Buca di Bacco di Positano,
dove suonava Errico Parrilli, con Dino Scapaticci, Rosario Buonavoglia
con Salvatore Caravano, fresco dei successi in televisione.
Ma era anche il locale dove si esibiva già all’apice del successo Peppino
di Capri con “Malatia” e“Nun è peccato”. Qualche volta veniva
Giovanni e Mario Parrilli Jr. al pontile
Il Comet rosso di Fausto Citarella