19.04.2013 Views

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Circolo</strong> <strong>Canottieri</strong> <strong>Irno</strong> 1910•2010 100 anni di passione<br />

marinai, i Soci, gli stessi Dirigenti temevano il peggio quando, nei<br />

giorni di burrasca, li vedevano vogare allegramente. Tutti oramai li<br />

chiamano “i due pazzi“ ma essi non intendevano perdere nemmeno<br />

un giorno di allenamento.<br />

Si aspettava con ansia l’inizio <strong>del</strong>la stagione remiera e con il battesimo<br />

di questo equipaggio la conferma uffi ciale <strong>del</strong> suo valore.<br />

Al “Tenace” si affi anca l’armo “Sbandati”, un buon “4 yole” formato<br />

da Salvatore Vegliante, Icilio Petraccaro, Salvatore Vitale ed Ettore<br />

Ceni.<br />

<strong>Il</strong> 30 aprile nelle Regate Zonali a Napoli, il 2 yole con De Crescenzo<br />

e Roma, timoniere Principe vince strepitosamente sui 1500 metri,<br />

ed il 4 yole “gli sbandati” vince in un fi nale incandescente con un<br />

serrate che i giornali <strong>del</strong>l’epoca defi nirono diabolico. Con le due<br />

vittorie in apertura di stagione l’<strong>Irno</strong> si qualifi cava fra i maggiori<br />

circoli remieri campani.<br />

<strong>Il</strong> valore <strong>del</strong> “2 yole si confermò in maggio a Catania nelle regate<br />

nazionali, quando si aggiudicò la vittoria nella Coppa Ept staccando<br />

di molte lunghezze gli armi concorrenti.<br />

I “due pazzi” colsero poi la loro terza vittoria consecutiva nelle regate<br />

interzone che per la seconda volta vennero organizzate a Salerno.<br />

Eppure il settore sportivo da qualche mese era in fermento. Gli atleti<br />

chiedevano nuove attrezzature: le loro barche erano pesanti,<br />

rattoppate alla meglio e costruite con criteri sorpassati e spesso<br />

per partecipare a una gara si doveva ricorrere a barche prese in<br />

prestito. Gli atleti chiedevano di gareggiare con la stessa barca con<br />

la quale si erano allenati : l’atleta e la barca dovevano divenire un<br />

86<br />

tutt’uno, non si poteva scendere in gara su un mezzo sconosciuto,<br />

prestato all’ultimo momento.<br />

Le rimostranze degli atleti portarono alla nomina di un nuovo direttore<br />

di canottaggio e all’acquisto di due imbarcazioni : un “2<br />

yole” su cui far allenare Vegliante e Petraccaro e un “2 senza” per<br />

De Crescenzo e Roma.<br />

Nel 1951 Off redi lancia due nuove barche : nel “due con“ fa salire<br />

Salvatore Vegliante e Icilio Petraccaro; nel “2 senza” Matteo De<br />

Crescenzo e Guido Roma.<br />

I due armi vincono sia a Napoli che alle interregionali di Bari : ormai<br />

queste formazioni erano considerate fra le migliori in Italia e<br />

si attendeva solo la conferma <strong>del</strong>la loro preparazione in più impegnative<br />

regate nazionali.<br />

Bari 13 maggio 1950 - in “due senza” Matteo De Crescenzo e Guido Roma

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!