19.04.2013 Views

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

Il Libro del Centenario - Circolo Canottieri Irno ASD

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Pesca Sportiva<br />

Tutto comincia con Luigi Miraglia. Professore di Scienze al Liceo<br />

Tasso, visse a Salerno dal ’40 al ’48 e contagiò velocemente un<br />

gruppetto di giovani che sulle sue orme si diedero a questo nuovissimo<br />

sport, che allora fu chiamato caccia subacquea.<br />

Come pescava Miraglia? Anzi come “cacciava”? Non con la rete,<br />

non con il lentino, ma tuff andosi armato di una canna alla cui<br />

estremità era legata un’asta di ferro.<br />

La tecnica, che oggi defi niamo primitiva, per l’epoca era nuovissima.<br />

Negli anni ’30 in Europa, anzi in tutto il mondo occidentale,<br />

nessuno andava a caccia di pesci sott’acqua. Era invece questa una<br />

pratica seguita dai pescatori giapponesi. E proprio da tre pescatori<br />

giapponesi, Tukumori, Soghi e Tazuo Agarje, venuti da Okinawa<br />

a Napoli a far fortuna, l’estroso ricercatore, all’epoca assistente<br />

presso la Stazione Zoologica di Napoli, imparò la nuova tecnica di<br />

pesca.<br />

Che ci facevano tre giapponesi a Napoli nel 1932? Dei tre, il primo<br />

a venire a Napoli era stato Tukumori. Aveva seguito un olandese di<br />

Giava alla Esposizione Internazionale di Barcellona. Finita l’esposizione,<br />

Tukumori chiamò il fratello Soghi e lo zio Tazuo. Insieme<br />

si trasferirono a Napoli. Perché? Perché Napoli era un grande<br />

mercato ittico e il pesce di scoglio si pagava più che in qualsiasi<br />

altra città d’Italia. Tukumori non era uno sportivo, era un pesca-<br />

tore professionista. E capì che lì c’era da lavorare. Con loro Miraglia<br />

partì per tre campagne di pesca nel ‘32, ‘33 e ‘34, a bordo di<br />

un gozzo sorrentino a remi e a vela, dai golfi di Napoli e Salerno a<br />

caccia di cernie e saraghi lungo tutta la costa centro-meridionale<br />

<strong>del</strong>l’Italia fi no alle isole pontine e giù fi no alla Sicilia.<br />

I giapponesi pescavano con una canna di bambù, sugli occhi degli<br />

occhialini di legno con due vetrini incassati, legati dietro la testa<br />

con un laccio, i piedi nudi: le pinne erano di là da venire.<br />

<strong>Il</strong> Mattino 22 gennaio ’78: Luigi Miraglia con i suoi tre maestri giapponesi Tukumori,<br />

Soghi e Tazuo Agarje nel mare di Posillipo nel ’32<br />

297

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!